Immagina un piccolo villaggio di pescatori incastonato tra l’azzurro del Mar Ionio e il calore dorato della pietra siciliana. Un luogo dove le barche ondeggiano dolcemente nel porticciolo, i balconi sono carichi di gerani e ogni vicolo racconta una storia fatta di tonnare, conserve e tramonti. In pochi decenni Marzamemi è passato da silenzioso avamposto marinaro a destinazione cult per amanti del buon vivere, della cucina autentica e della bellezza semplice.
Marzamemi, cosa vedere
Il cuore di Marzamemi è la splendida Piazza Regina Margherita, uno spazio aperto che sembra rubato a un set cinematografico. Circondata da edifici in pietra gialla e da magazzini riconvertiti in botteghe e ristorantini, è dominata dalla seicentesca Tonnara di Marzamemi, una delle più antiche della Sicilia. Le sue strutture oggi ospitano eventi culturali, mostre, degustazioni e matrimoni, ma mantengono intatto il fascino della tradizione. Da qui, perdetevi tra i vicoletti del borgo vecchio, punteggiati da ceramiche dipinte, reti da pesca appese alle pareti e cortili ombreggiati dove i bambini giocano ancora come un tempo. Il Porticciolo dei Pescatori è il luogo perfetto per una passeggiata al tramonto: barche colorate, profumo di mare e quell’atmosfera sospesa che solo i piccoli porti sanno regalare.
A pochi minuti a piedi si trovano le due spiagge del borgo, una a nord e una a sud, perfette per una pausa balneare tra una granita e una bottarga.
Sicilia, la terra delle granite
Il tonno è l’assoluto protagonista della cucina di Marzamemi, celebrato in tutte le sue forme. Inizia con un classico: tonno rosso crudo affettato finemente, servito con olio extravergine, scorza d’arancia e fiocchi di sale di Trapani. Poi passa alla ventresca alla griglia, tenera e succulenta, oppure al tonno in agrodolce con cipolla di Giarratana caramellata.
Un altro must è la pasta con la bottarga di tonno, servita con olio evo, aglio leggermente rosolato e un tocco di limone grattugiato. Alcuni ristoranti propongono anche la parmigiana di tonno fresco: strati di tonno, melanzane e pomodoro in una reinterpretazione marina del grande classico.
Non manca la tradizione contadina, con piatti come la scaccia modicana, le fave con cicoria, o i cavatelli al sugo di maialino nero dei Nebrodi per chi cerca sapori più intensi. E se cerchi qualcosa di dolce, fermati per un gelato pistacchio e gelsomino, o una granita ai gelsi neri con brioche “col tuppo”. Alla fine del tuo soggiorno ti accorgerai che Marzamemi non è solo un borgo. È un sapore che ti resta sulla lingua, un’immagine che non esce dalla mente: una piazza illuminata a lume di candela, una barca che sbatte piano sul molo, un piatto di tonno che sa di mare e memoria. Qui il tempo rallenta e ogni esperienza diventa rituale, dal tuffo nelle acque limpide al primo morso di pane cunzato. E quando riparti, con la valigia piena di conserve e il cuore gonfio, sai già che tornerai.
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