Si conserva anche un anno senza frigo, ed è buona come appena fatta. La nuova zuppa di Niko Romito è già un caso

Marianna Di Pilla  | 02 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Niko Romito e la zuppa confezionata ma buona

Non è nuovo a sperimentazioni e a grandi trovate, e anche stavolta Niko Romito è pronto a stupire con effetti speciali.
Che lo chef abruzzese abbia trovato la formula per mettere d’accordo qualità, genuinità e velocità di preparazione? La risposta forse è da ricercare nella sua ultima, incredibile invenzione.
È una zuppa che si mantiene alla perfezione, anche senza conservarla in frigorifero e per oltre un anno. Una ricetta che unisce la necessità di industrializzare il cibo, ma senza rinunciare al sapore e senza utilizzare conservanti e additivi.

Cibo industriale ma buono: il pane di Niko Romito


Niko Romito, pane
Niko Romito ha alle spalle una notevole serie di precedenti in fatto di sperimentazioni di questo tipo. Emblematico il caso del suo pane che, dopo un lungo periodo di studio, oggi è giunto ad essere un prodotto che non teme confronti. Abbattuto a -20 e conservato a -4 in una busta ad ossigeno e azoto controllati, si mantiene fresco, gustoso e croccante fino ad un mese.
Questi sono i risultati di uno specifico approccio che Niko Romito ha nei confronti dei prodotti che lavora nei suoi laboratori e che propone nei suoi ristoranti (il Reale, Spazio, Alt, Bulgari).
Alla base c’è l’idea che l’industrializzazione e la standardizzazione del cibo non debbano a priori considerarsi in un’accezione negativa. Sono da intendere come delle procedure che possono aiutare ad ottimizzare i costi e a garantire ugualmente dei piatti e dei prodotti di qualità. Ciò che conta è scegliere un adeguato livello al quale attestarsi.
Una volta definiti questi parametri, Niko Romito è convinto che un prodotto confezionato possa anche essere buono.

La zuppa di Niko Romito, una zuppa che non muore mai

Ecco che fa allora la sua comparsa l’inedita zuppa di legumi dello chef abruzzese, che arriva negli Alt di Niko Romito in busta, pronta per essere servita con la sola aggiunta di un filo di olio. Ed è nella sua busta che, pur senza l’aggiunta di conservanti e additivi, riesce a mantenersi anche un anno a temperatura ambiente, senza passaggi in frigo.
Come si spiega questo piccolo miracolo alimentare? Attraverso il lavoro e l’impegno, lo studio fatto su ingredienti, sapori e consistenze e sul modo in cui varianti come temperatura, pressione e rapporto con acqua nella ricetta interagiscano tra loro per garantire un certo risultato finale.
Niko Romito spiega che lavorando con fattori quali pressione e temperatura si possono annullare tutta una serie di cariche batteriche rendendo il prodotto pastorizzato e sterilizzato e di fatto allungandone la shelf life.
La zuppa così realizzata può essere spedita in Italia e all’estero senza bisogno della catena del freddo. Una condizione che ottimizza i processi, contiene i costi, migliora la gestione degli stoccaggi e si rivela sostenibile poiché anche vantaggioso dal punto di vista ambientale.
Cotti e imbustati sottovuoto, gli ingredienti di questa piccola zuppa delle meraviglie sono a prova di contaminazioni, dando vita ad un piatto confezionato sì, ma anche incredibilmente buono.
[foto copertina e nell’articolo da account  Instagram @nikoromito]

Marianna Di Pilla
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