È italiana la Regione Europea della Gastronomia 2025

Claudia Rapparelli  | 23 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Castelbuono, Sicilia

È la prima in Italia a ricevere il prestigioso riconoscimento assegnato dall’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat).
La Sicilia è “Regione europea della gastronomia 2025”,  riconoscimento ufficialmente sancito da una cerimonia di consegna del titolo svoltasi a Catania, nella sede dell’Istituto di incremento ippico, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, della presidente dell’Igcat, Diane Dodd e del sindaco della città etnea, Enrico Trantino che ha voluto porgere i saluti istituzionali. «Un obiettivo raggiunto grazie ad una tradizione millenaria di alta qualità e al lavoro profuso dall’esecutivo regionale per la valorizzazione del nostro territorio – ha detto Sammartino nel corso del dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, che ha preceduto la consegna del titolo – La Sicilia è da sempre crocevia di popoli e culture e può vantare una cucina unica nel suo genere. Il governo siciliano – ha sottolineato l’assessore – ha deciso di mettere in piedi un grande piano di investimenti per valorizzare questo inestimabile patrimonio e accogliere i turisti che verranno in Sicilia ad assaggiare i nostri prodotti, conoscere la nostra tradizione e scoprire l’incredibile magia dei nostri paesaggi. Voglio ringraziare tutta la squadra dell’assessorato che ha reso possibile questo risultato».

Sicilia, faro della gastronomia europea


La presidente dell’Igcat si è soffermata sulle caratteristiche che hanno fatto primeggiare la nostra regione: «Il pluralismo delle culture, la bellezza della natura e la qualità dei prodotti rendono la Sicilia una delle destinazioni gastronomiche più interessanti. La giuria – ha osservato Diane Dodd – è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, e caratterizzata da un’attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e benessere dei cittadini locali. In particolare, la giuria ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche che altre regioni potrebbero importare e dal metodo di collaborazione messo in campo da diverse realtà del settore agricolo siciliano». Il sindaco di Catania, ha, infine, ringraziato l’assessore Sammartino «per il lavoro volto a fare conoscere i nostri prodotti: questo riconoscimento mette in risalto la capacità della Sicilia di fare squadra».

Una storia di successo nella gastronomia che attrae l’Europa


La Regione Siciliana e l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura raccolgono così i frutti di un lavoro alacre iniziato nel corso del 2023, sotto la spinta del dipartimento dell’Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta, con la collaborazione del Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana) del Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia, del Consorzio del cioccolato di Modica e di una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio che hanno curato il dossier esaminato dall’Igcat. La giuria dell’Istituto internazionale, dopo avere valutato il fascicolo Sicilia, ha anche visitato la regione per valutare l’adeguatezza a ospitare le manifestazioni legate al riconoscimento in programma nel 2025. Un tour scandito da incontri con più di 70 importanti stakeholder e organizzazioni di tutte le amministrazioni provinciali dell’isola per cogliere a pieno una grande occasione di crescita per la Sicilia che si prepara ad attrarre un numero ancora più elevato di turisti innamorati della cucina e dei prodotti made in Sicily: un circuito virtuoso che può fare da volano allo sviluppo economico dell’isola.

Claudia Rapparelli
Claudia Rapparelli


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