Non solo grande distribuzione e discount, esiste un modo di fare spesa che sia equo, sostenibile e con una filiera trasparente. Si chiama mercato solidale e va in totale controtendenza con la frenesia alimentare dei supermercati dove regna sovrano il risparmio ma dove perdiamo di vista l’origine dei nostri cibi e la catena di fornitura. Insomma il criterio che davvero è importante è il prezzo, più è basso più il prodotto è attraente. Per fortuna però in giro per l’Italia emergono anche iniziative che promuovono un mercato solidale che riescono a spostare l’ago della bilancia verso la sostenibilità, la comunità e il commercio equo. Ecco come funziona il market solidale.
Market solidale, mercato equo e solidale, parliamo sempre della stessa cosa. Un modello economico basato su principi etici che mette al centro i produttori locali e le comunità. Un sistema ideale che si pone come obiettivo quello di garantire giusti compensi per i produttori, promuovere la sostenibilità ambientale e favorire la solidarietà tra i membri della comunità. Se volessimo riassumere i principi chiave del mercato solidale potremmo farlo con 4 parole. Equità: i coltivatori e gli artigiani ricevono un prezzo adeguato per i loro prodotti, consentendo loro di vivere dignitosamente. Sostenibilità: La produzione sostenibile è al centro del mercato solidale. Si promuove la conservazione delle risorse naturali, la riduzione degli sprechi e la limitazione degli impatti ambientali negativi. Comunità: I mercati solidali creano legami più forti tra i produttori e i consumatori. Le comunità locali sono spesso coinvolte nella gestione dei mercati, contribuendo a creare un senso di appartenenza e solidarietà. Trasparenza: Nel mercato solidale, i consumatori hanno accesso a informazioni dettagliate sulla provenienza dei prodotti, sulle pratiche di produzione e sulle politiche dei produttori. Questa trasparenza favorisce una maggiore fiducia tra le parti coinvolte.
Quindi in un mercato solidale possiamo trovare prodotti di eccellenza, il prezzo sarà sicuramente più alto di quello del supermercato ma come più alta è la qualità di quel prodotto che ha un impatto ben diverso sul pianeta e sui produttori. Si tratta quindi di cambiare approccio e mentalità davanti a una spesa del genere. Tra i vantaggi ci sono anche quelli per il territorio locale. Spesso infatti i mercati solidali scelgono produttori locali. Questi produttori possono essere piccole aziende agricole, cooperative o artigiani.
Il mercato solidale quindi è un’innovativa risposta alle sfide globali nell’ambito alimentare e rappresenta un modello di business che mette la sostenibilità, l’equità e la comunità al primo posto. Partecipare a un mercato solidale non è solo un modo per accedere a prodotti di alta qualità, ma anche un’opportunità per contribuire a un mondo migliore, più giusto e più sostenibile.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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