Somiglia a una cattedrale sul mare e invece è una tonnara: è una delle più belle e antiche del Mediterraneo, e da anni fa la storia di quest’angolo di Sicilia

Eugenio Amodeo  | 03 Mag 2025
@mauriziodemattei/shutterstock.com

Incastonata tra le acque cristalline dell’arcipelago delle Egadi, la Tonnara di Favignana non è solo un luogo da cartolina: è il cuore pulsante della memoria di un’isola intera. Qui, dove il blu intenso del mare incontra le pietre dorate delle antiche costruzioni, si respira ancora oggi il fascino di una tradizione millenaria. Visitare la tonnara significa immergersi in un passato fatto di lavoro duro, di ritualità ancestrali e di un legame profondissimo con il mare, in uno scenario naturale di straordinaria bellezza.

Storia della Tonnara di Favignana e cosa vedere

Ficazza di Tonno a Favignana
Conosciuta anche come Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, questa straordinaria struttura nacque nel 1859 grazie alla famiglia Florio, che trasformò la tradizionale attività della pesca del tonno in una delle prime grandi imprese industriali del Sud Italia. La tonnara, progettata con criteri avveniristici per l’epoca, somiglia a una vera e propria cattedrale industriale affacciata sul mare, con i suoi enormi saloni a volta, i cortili, i magazzini e le banchine di carico.

Oggi, dopo un accurato restauro, l’ex stabilimento è diventato un museo affascinante che racconta la storia della mattanza – la pesca rituale del tonno rosso – e l’epopea economica dei Florio. Camminando tra le navate, si possono ammirare antichi strumenti da pesca, fotografie storiche, barche tradizionali e una ricca esposizione che restituisce tutta la dignità e la poesia di un mestiere che ha segnato l’identità dell’isola. Accanto alla visita al museo, è imperdibile anche una passeggiata lungo il porto di Favignana, dove il profilo della tonnara si staglia contro il cielo come un monumento alla memoria e alla resilienza.

Oltre alla tonnara, Favignana offre paesaggi mozzafiato e un ritmo di vita lento e autentico. L’isola, la più grande delle Egadi, è un paradiso di calette sabbiose, grotte marine e acque turchesi ideali per nuotare, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi sotto il sole. Cala Rossa, Cala Azzurra e Lido Burrone sono solo alcune delle spiagge da sogno che rendono indimenticabile ogni soggiorno.

Favignana è anche il posto perfetto per girare in bicicletta: pedalare tra stradine bianche e campi profumati di erbe selvatiche, magari fino al Castello di Santa Caterina, arroccato sul punto più alto dell’isola, regala panorami spettacolari sulle Egadi e sulla costa trapanese.

Chi ama la natura può dedicarsi anche a gite in barca intorno all’isola o alle immersioni tra fondali ricchissimi di flora e fauna marina. E se si ha tempo, merita una visita anche l’isola vicina di Levanzo, con il suo piccolo villaggio di case bianche affacciate sul mare.

Cosa mangiare a Favignana

Una visita a Favignana non è completa senza scoprire i suoi sapori, così autentici e intensi da raccontare l’anima dell’isola a ogni boccone. Il tonno, naturalmente, è il re indiscusso della tavola: lavorato in mille modi, dalla bottarga al tonno sott’olio, dai piatti tradizionali come il tonno alla carrettiera ai raffinati crudi di tonno fresco.

Tra le specialità da provare ci sono anche il cous cous di pesce, eredità della vicinanza con la cultura nordafricana, le busiate al pesto trapanese (un pesto rustico a base di mandorle, pomodoro e basilico) e i dolci come i cassatelle ripiene di ricotta.

Da non perdere anche l’olio extravergine d’oliva locale, i capperi delle Egadi e un bicchiere di vino bianco siciliano, perfetto per accompagnare una cena con vista sul mare, mentre il sole tramonta tingendo di rosso le antiche mura della tonnara.

 

 

Eugenio Amodeo
Eugenio Amodeo



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