C’è un luogo nel cuore della Tuscia che sembra uscito dalle pagine ingiallite di un libro di racconti antichi, quelli con le illustrazioni acquerellate e i castelli nascosti tra alberi secolari. Si chiama Vignanello ed è un borgo minuscolo ma carico di fascino, che in primavera esplode di colori e profumi, avvolto da una quiete che riconcilia con il tempo lento e con il gusto per le cose semplici e autentiche.
Qui, tra palazzi nobiliari, fontane barocche e vigneti che si rincorrono sulle colline, ci si sente sospesi tra sogno e realtà. Vignanello non si visita: si scopre, passo dopo passo, come un segreto ben custodito. È la meta perfetta per chi vuole fuggire dalla frenesia e ritrovare l’incanto delle piccole cose, tra cultura, natura e sapori della tradizione.
[foto copertina@Grifone97/shutterstock/solo per uso editoriale]
Il cuore di Vignanello batte forte attorno al suo gioiello più prezioso: Castello Ruspoli, una maestosa dimora rinascimentale incastonata in un contesto quasi irreale. Il castello, con il suo celebre giardino all’italiana – uno dei più belli d’Europa – racconta storie di famiglie nobiliari, di mecenatismo e di amore per la bellezza. Visitandolo, sembra di fare un salto nel tempo; ogni angolo, ogni siepe scolpita, ogni pietra delle mura parla di un passato raffinato e vibrante.
Ma Vignanello non si esaurisce nel suo castello. Passeggiando tra le viuzze del centro storico, si scoprono scorci suggestivi, fontane seicentesche, portali in peperino e piccole botteghe che resistono tenacemente al tempo. Da non perdere la Chiesa Collegiata di Santa Maria della Presentazione, con la sua imponente facciata barocca, e la Chiesa di San Sebastiano, esempio perfetto di architettura barocca romanica locale. Il borgo è anche il punto di partenza ideale per esplorare i boschi e i sentieri collinari che lo circondano, magari a piedi o in bicicletta, immersi in una natura ancora generosa e intatta.
Da non perdere anche Casino Ruspoli o Palazzo con gli Archi, così chiamato per i cinque arche si aprono al centro della facciata.
Qui la cucina è un viaggio nei sapori autentici della Tuscia, dove ogni piatto ha radici contadine e racconta una storia di terra, lavoro e stagioni. A farla da padrone sono i vini locali, in particolare il Vignanello DOC, un bianco fragrante e armonioso che accompagna alla perfezione i piatti del territorio.
Tra le specialità da provare ci sono le fettuccine al sugo di lepre o di cinghiale, piatti robusti e profumati, spesso preparati ancora come vuole la tradizione, nelle cucine delle nonne. Ma Vignanello è famoso anche per la sua sagra dell’olio e del vino novello, dove si possono gustare prodotti tipici come bruschette con l’olio extravergine appena franto, salumi locali, e formaggi stagionati dal sapore deciso.
Un altro must della tavola vignanellese sono i dolci casalinghi: tozzetti alle nocciole da intingere nel vino, crostate di visciole e ciambelline al vino. Qui ogni pasto è una celebrazione della genuinità, da gustare lentamente, come si fa con le cose belle.
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