Sono gli spiedini più particolari d’Italia: ecco perchè le stigghiole sono lo street food palermitano da mangiare almeno una volta

Marianna Di Pilla  | 02 Ago 2024

Sono amate dai palermitani e dai visitatori curiosi, è sono un perfetto esempio di come la cucina siciliana sappia valorizzare ogni parte degli ingredienti, trasformando anche quelli più umili in prelibatezze irresistibili. Scopriamo insieme le caratteristiche, la storia e i modi di preparare e gustare le stigghiole palermitane.

Cosa sono le stigghiole

Stigghiole palermitane
Stigghiole palermitane

Le stigghiole sono spiedini di interiora, tipicamente budella di agnello o capretto, ma a volte anche di vitello, che vengono arrotolate e avvolte attorno a cipolle, prezzemolo e a volte altre erbe aromatiche.

Questi spiedini vengono poi cotti alla brace, sviluppando un sapore affumicato e intenso davvero irresistibile.

Storia delle stigghiole

Le stigghiole sono testimoni della tradizione culinaria povera della Sicilia, dove nulla veniva sprecato e ogni parte dell’animale trovava un uso in cucina. Questo piatto è nato come cibo dei pastori e dei macellai, che utilizzavano le interiora degli animali non solo per evitare sprechi, ma anche per creare piatti saporiti e nutrienti.

Con il passare del tempo, le stigghiole sono diventate un elemento fondamentale del cibo di strada palermitano. Le bancarelle e i venditori ambulanti che le preparano alla brace sono una presenza comune nelle strade di Palermo, soprattutto nei mercati storici come quelli della Vucciria e di Ballarò dove il cibo di strada è parte integrante della vita quotidiana.

Le stigghiole sono il cibo di strada per eccellenza e uno dei migliori street food a Palermo, perfetto da gustare durante una passeggiata.

Come fare le stigghiole, step by step

Come fare le stigghiole
Come fare le stigghiole

  • Pulizia delle interiora

La prima fase della preparazione delle stigghiole è la pulizia accurata delle budella. Questo passaggio è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la qualità del piatto. Le budella vengono lavate a lungo sotto acqua corrente, poi lasciate in ammollo con limone e sale per eliminare eventuali odori sgradevoli e impurità.

  • Assemblaggio degli spiedini

Una volta pulite, le budella vengono tagliate a strisce lunghe e sottili. Queste strisce vengono poi avvolte attorno a cipollotti interi e rametti di prezzemolo, formando degli spiedini compatti. La cipolla e il prezzemolo aggiungono freschezza e sapore, bilanciando il gusto deciso delle interiora.

  • Cottura alla brace

Le stigghiole vengono cotte su griglie ardenti, preferibilmente a carbone, che conferisce loro un inconfondibile sapore affumicato. La cottura alla brace è un’arte che richiede attenzione e abilità, poiché le stigghiole devono essere girate frequentemente per evitare che brucino e per garantire una cottura uniforme.

  • Condimento

Una volta cotte, le stigghiole vengono spesso condite semplicemente con sale e pepe, e talvolta con una spruzzata di succo di limone per esaltare i sapori. Vengono servite calde, direttamente dalla griglia, e si mangiano solitamente con le mani, rendendo l’esperienza ancora più autentica e conviviale.

Che le si provi per la prima volta passeggiando per le strade di Palermo o che le si prepari a casa per una cena speciale, le stigghiole palermitane sapranno sempre sorprendere e deliziare, portando con sé il calore e il sapore della Sicilia.

 

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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