Tra pendii verdi e cieli tersi che sembrano toccare le cime innevate, c’è un frutto che racconta una storia tutta italiana di fatica, tradizione e straordinaria dolcezza. È nelle Valli Cuneesi, in Piemonte, che le mele rosse raggiungono un’eccellenza rara, fatta di aromi intensi e colori profondi, coltivate a quote che sfiorano i 1.000 metri di altitudine. Qui, la natura detta ancora i tempi, il vento accarezza le foglie e il sole si fa prezioso alleato. Camminare tra i meleti cuneesi significa immergersi in un paesaggio che ha il sapore dell’autenticità: quello delle mani callose dei contadini, dei piccoli borghi montani e delle stagioni che scandiscono la vita. È qui che nasce una delle mele più sorprendenti d’Europa: italiana, genuina, fiera.
Le Mele Rosse delle Valli Cuneesi Mele Rosse delle Valli Cuneesi” ci si riferisce esclusivamente il frutto appartenenti ai due gruppi varietali Red Delicious e Gala.
Queste crescono in una delle aree più vocate d’Italia, tra la Valle Vermenagna, la Valle Stura e la Valle Grana, ai piedi delle Alpi Marittime. Siamo in provincia di Cuneo, una terra di forti contrasti e grande generosità. L’altitudine è un elemento chiave: si parla di frutteti che si trovano tra i 600 e i 1.000 metri sul livello del mare. Una rarità, se si pensa che la maggior parte delle coltivazioni fruttifere avviene in pianura.
Il microclima di queste valli, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, regala alle mele un colore intenso e una croccantezza unica.
L’aria pura di montagna e l’acqua che scende direttamente dalle Alpi contribuiscono a una crescita lenta, ma equilibrata, esaltando il profilo aromatico del frutto. Il colore, particolarmente intenso, delle mele delle Valli Cuneesi è dato dalla particolare irradiazione dei raggi solari cui questo frutto è esposto: in pratica ciò che in molte colture è possibile ottenere intervenendo artificialmente sui processi di maturazione, nell’altipiano cuneese, avviene in maniera completamente naturale. Vari fattori concomitanti agiscono, infatti, nell’areale del cuneese per determinare l’intensità della colorazione rossa del frutto: l’altitudine, compresa fra 250 ed 800 m s.l.m., che è tra le più elevate della frutticoltura europea; la buona latitudine nord; la particolare conformazione orografica che determina, da un lato, forti escursioni termiche e, dell’altro, la formazione di brezze di monte a senso alternato mattino/sera.
La mela rossa cuneese non è una sola varietà, ma un insieme di cultivar — tra cui spiccano la Red Delicious, la Fuji e la Imperatore — che condividono tratti comuni: buccia liscia e tesa, polpa soda, sapore dolce con una leggera vena acidula che le rende perfette sia da mangiare crude che da utilizzare in cucina. Il loro profumo, quando sono mature, è intenso e inebriante: un invito alla degustazione che conquista a ogni stagione.
Oltre che fresche, queste mele sono protagoniste di ricette della tradizione piemontese, come le mele al forno con nocciole delle Langhe o le frittelle dolci alle mele, ma anche di piatti più contemporanei come insalate autunnali con noci e formaggi d’alpeggio o crostate rustiche. E poi ci sono le confetture artigianali, i succhi naturali, le mele essiccate: piccole delizie che raccontano un territorio autentico, dove la frutta non è solo cibo, ma cultura, identità, racconto.
Mangiare una mela rossa delle Valli Cuneesi è come fare un viaggio: attraverso i profumi della montagna, la dedizione dei produttori e la bellezza di un’Italia che resiste con orgoglio alla standardizzazione. Una mela che sa di casa, di buono, di vero.
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