Pane soffice e pronto a raccogliere la salsa e una carne morbida e proveniente da allevamenti sostenibili: questa è probabilmente la ricetta di uno dei migliori panini in circolazione, anzi per essere precisi il miglior panino nel Contest European street food 2022. Nel mondo dell’enogastronomia sono le idee a rendere speciale una ricetta semplice, pane, carne e salse. Nulla di difficile. Ma Angelo Polezzi, la mente dietro quest’idea, ha saputo creare qualcosa di più di un semplice panino. Parliamo di Porco Brado, un storia tutta italiana fondata su impegno e ricerca della qualità assoluta.
Ormai tutti sappiamo che la maggior parte della carne viene da allevamenti intensivi in cui il benessere animale è un vocabolo di cui raramente si è mai sentito parlare. Porco Brado però si pone come primo obiettivo proprio il benessere dei maiali che sono liberi di scorrazzare all’aria aperta, allo stato Brado appunto. Ho intervistato Angelo Polezzi per capire cosa c’è dietro a tanto successo.
“Tutto nasce nel 2015. Un giorno mi trovo in una manifestazione di street food a Firenze e rimango affascinato da questo mondo. Così penso di buttarmici dentro per valorizzare i miei maiali”. Angelo si trova da una vita ad allevare maiali e nel 2014 decide che i suoi suini non possano più essere allevati in maniera intensiva e passa ad un allevamento allo stato brado. Valorizzazione del territorio e delle carni dei suoi maiali sono i due punti cardine che lo hanno portato al successo. Nell’allevamento di Angelo ci sono solo mangimi di qualità come orzo e favino coltivati in Val di Chiana. I maiali sono liberi di razzolare nel loro spazio. “Mi appassiono di Cinta senese nel ’98 – mi racconta Angelo – ma allevo anche il Grigio Chianino che, oltre ad essere tipico fino a 60 anni fa delle nostre terre, ha un grasso che ben si presta alla cottura”.
Quando un prodotto è ben fatto difficilmente non riscuote successo e così è stato per Porco Brado che inizia sin da subito a vincere premi nella categoria street food e apre, dopo Milano nel 2019, vari punti vendita in tutt’Italia. Ad oggi gli store sono a Milano, Como, Firenze, Roma e altri stanno per aprire. Oltre ai negozi c’è il loro food truck in giro per tutt’Italia e in Germania.
“Non è pulled pork, non è porchetta ma è PorcoBrado” mi spiega Angelo visto che questa domanda gli viene posta mille volte anche dai clienti incuriositi dalla carne morbidissima.Non solo carne di qualità ma anche un panino studiato e brevettato insieme a un panificio di fiducia dopo varie sperimentazioni. Alla base del panino c’è una farina di grano Verna, grano antico proveniente da Arezzo, il vero punto di forza di questo panino.
“Il nostro panino era presente nel circuito delle varie fiere e nei nostri locali, ma durante il periodo di pandemia siamo rimasti fermi. Cosi è nata l’idea di provare a scomporre il panino, garantirgli una lunga conservazione e spedirlo a casa degli italiani. Il successo è stato esplosivo, siamo andati in sold out per ben due volte.”
Quale accoppiata migliore se non la birra insieme al panino? I ragazzi di PorcoBrado hanno pensato anche a questo con la Birra Porcilla, una birra toscana 100% studiata in collaborazione con un birrificio toscano. Insieme al panino potete scegliere il tipo di birra che più vi piace tra Blanche, Golden ed IPA.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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