Strada del vino di Aquileia

Stefano Maria Meconi  | 10 Giu 2019  | Tempo di lettura: 5 minuti

La Strada del vino di Aquileia è un percorso che si districa nel lussureggiante paesaggio del Friuli Venezia Giulia, tra borghi ricchi di storia e di arte, ma soprattutto costeggiando vigneti che sono espressione della secolare cultura vitivinicola di questa terra.

Cenni storici

La Strada del vino di Aquileia raggiunge il piccolo borgo di Clauiano partendo dalla stessa città di Aquileia, attraversando alcuni dei luoghi più belli della regione friulana e cantine dove degustare prodotti tipici e quei vini che sono l’orgoglio della regione.

La cultura vitivinicola friulana affonda le radici a un passato assai lontano, quando in questa terra vivevano gli eneti che trasportarono le prime viti dalla Grecia: basti pensare a Erodiano che nel 238 a.C. descriveva i vigneti goriziani come viti maritate (vale a dire supportate dalla vicinanza di alberi di peri, meli o fichi) disposte ordinatamente, le cui fronde impreziosivano il paesaggio circostante.

L’arrivo dei romani, che colonizzarono Aquileia nel 180 a.C. e che fondarono nel 53 a.C. l’attuale Cividale, diede un vero e proprio inizio ad una, seppur arcaica, attività di vinificazione: sostanzialmente gli stessi legionari romani furono i primi coltivatori di vigneti sui colli assolati del Friuli.

Si ricorda di quel periodo il vino Pucino, oggi noto come Refosco dal Peduncolo Rosso: Plinio il Vecchio considerava questo nettare un vero elisir di giovinezza grazie al quale Livia Augusta, che era ghiotta del Pucino, si manteneva giovane a dispetto dei suoi ottant’anni.

Uno slancio significativo si ha con l’arrivo dei longobardi e molti documenti attestano lo sviluppo della viticoltura: un editto longobardo del 643 d.C. puniva chi rubava più di tre grappoli di uva oppure il Pactum Donationis obbligava i contadini a rifornire annualmente il monastero di Salt di Pavoletto di ben 100 anfore di vino.

Intorno all’anno 1000 i vigneti si concentrarono principalmente presso villaggi e monasteri tra i quali si ricorda in particolare l’Abbazia di Rosazzo, che ha avuto un ruolo importante nella diffusione delle colture vitivinicole.

Quando in Friuli Venezia Giulia giunse il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, il vino era non solo un piacere personale ma anche una merce di scambio.

Sono i terreni argillosi-sabbiosi ad aver reso il Friuli Venezia Giulia una terra perfetta per la rigogliosa crescita di vitigni: tra i vini di eccellenza vi sono, oltre al già citata Refosco dal Peduncolo Rosso, la Malvasia Istriana, il Cabernet Franc, il Riesling, il Traminer aromatico, il Friulano e il Verduzzo Friulano.

Miglior periodo per visitare

La Strada del vino di Aquileia consente al turista di coniugare la sua passione per l’arte e per la storia con quella per l’enogastronomia della regione friulana: attraversando bellezze paesaggistiche, tra selve e riserve naturali, si incontrano città storiche, aziende agricole e cantine che contribuiranno alla conoscenza più profonda e autentica del territorio.

Il periodo migliore per viaggiare è in tal caso tra aprile e settembre, con temperature piacevoli anche in piena estate, essendo un territorio generalmente montuoso.

Cosa vedere

Un itinerario sulla Strada del vino di Aquileia parte da Aiello del Friuli, nota come la città delle meridiane essendo ricca di edifici decorati con orologi solari di ogni forma e colore. Dopo una visita al mulino di Novacco del XII secolo e alle ville nobiliari, memoria del dominio asburgico nella regione, si raggiunge Aquileia.

La città vanta un patrimonio archeologico straordinario legato alla dominazione romana, tanto da essere soprannominata come “la seconda Roma“: bellissimi il Foro, di cui si riconoscono i portici e il colonnato, ed il Museo Archeologico Nazionale ricco di gemme, monete e mosaici quali lo splendido Asaratos Oikos. Merita una visita poi la Basilica di Santa Maria Assunta, nei cui sotterranei è conservato un bellissimo mosaico raffigurante il Cristo come il Buon Pastore tra gli animali.

Superate Bagnaria Arsa e il lussureggiante bosco planiziale memoria dell’antica Selva Lupanica, si raggiunge Cervignano del Friuli dove sorge il pittoresco borgo rurale di Strassoldo: da vedere il Castello di Sopra, con tanto di Torre Maestra del VI secolo e la chiesetta di San Nicolò dove convolò a nozze il comandante Radetzky.

Prossima tappa sulla Strada del vino di Aquileia è Fiumicello Villa Vicentina il cui nome è legato a Villa Ciardi dove risiedette Marianna Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone.

Palmanova è un vero gioiello di città rinascimentale, fortificata, a forma di stella con nove punte. Nella centrale piazza esagonale si affacciano il Duomo seicentesco in stile barocco, dove è conservata la Pala delle Milizie del Padovanino, il Palazzo del Provveditore e la Loggia dei Mercanti. Imperdibile una visita al Museo Storico Militare, sovrastante la Porta Cividale, con tanto di percorso sulle fortificazioni esterne.

Superato San Vito al Torre, dove visitare il bell’altare in marmo decorato con bassorilievi all’interno della Chiesa dei Santi Vito e Modesto, si giunge a Santa Maria La Longa dove si trova un’autentica berlina del ‘500 dove si esponevano al pubblico i malfattori: si tratta di un vero reperto visto che tutte le altre berline sono state spazzate via dall’esercito napoleonico.

Ecco la meta finale, vale a dire Trevignano Udinese e in particolare il pittoresco borgo fortificato di Clauiano, fatto di pièris e clops cioè in pietra e sassi, con corti interne celate dietro portici in pietra bianca.

Cosa mangiare e dove dormire

Percorrendo la Strada del vino di Aquileia si ha l’opportunità non solo di degustare i suoi vini, ma anche quei piatti artigianali che occupano le tavole friulane. Da assaggiare in particolare il Tacchino alla Radetzky, le frittatine alle erbe aromatiche, il frico con formaggio e patate, la polenta con l’anatra o l’oca, il prosciutto San Daniele, la zuppa di farro e i frutti di mare provenienti dalla Laguna di Grado.

Per degustare la cucina tipica del luogo sono consigliati: l’Osteria Campana d’Oro a Palmanova dove assaggiare stoccafisso con polenta e zuppa di fagioli con orzo; il Ristorante Al Campanile a Cervignano del Friuli che serve un’autenticoi Paparot; il Borgus Claudius a Clauiano, sito in una location suggestiva.

Chi vuole soggiornare lungo la Strada del vino di Aquileia, può valutare il B&B La Di Cesar ad Aiello del Friuli, arredato con originalità e gusto giovanile; il raffinato B&B Casa del Neri sito a due passi dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia; il B&B Casa della Fornace che offre un’accoglienza ricercata e rustica, in un contesto di pace e relax.

Itinerario lungo la Strada del vino di Aquileia

Mappa

Info utili

  • Punto di partenza: Aiello del Friuli
  • Prossime tappe: Aquileia – Bagnaria Arsa – Cervignano del Friuli – Fiumicello Villa Vicentina – Palmanova – San Vito al Torre – Santa Maria La longa
  • Tappa finale: Trivignano Udinese
  • Lunghezza: 44 km
  • Durata: 1 ora, soste escluse

Stefano Maria Meconi
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