Strada dell’Olio extravergine di oliva Sabina DOP

Stefano Maria Meconi  | 12 Apr 2019
Olio extravergine di oliva Sabina DOP

Lungo i percorsi dell’Alto Lazio, incontriamo le terre della Sabina. Luoghi di antiche tradizioni contadine, dove la ricchezza dei terreni e la presenza d’acqua ha permesso innumerevoli coltivazioni, soprattutto gli olivi dai quali si ricava l’Olio extravergine di oliva Sabina DOP.

Centocinquanta chilometri per scoprire la Sabina, passando per tre province: Rieti, Viterbo e Roma. Da un lago all’altro, tra paesaggi che cambiano e ricchezze naturali uniche al mondo.

Un itinerario nel cuore della Sabina, lungo le zone di produzione dell’Olio extravergine di oliva Sabina DOP, una eccellenza dell’enogastronomia laziale.

1 In breve

  • Partenza: Colle di Tora (Rieti)
  • Arrivo: Bracciano (Roma)
  • Km totali: 150
  • Cosa puoi vedere: Borgo medievale di Antuni (Castel di Tora), Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa (Castelnuovo di Farfa), Anfiteatro romano (Sutri)
  • Cosa puoi gustare: Fregnacce alla sabinese, Maccheroni a fezze, Fregnacce alla castelnovese, Sagne scandrigliesi
  • Comuni attraversati: Monteleone Sabino, Castelnuovo di Farfa, Nazzano Romano, Ronciglione, Sutri

2 I sapori della Sabina. L’itinerario

Il nostro viaggio alla scoperta della Sabina comincia da Colle di Tora, il comune sul Lago del Turano che sorge ai piedi della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia.

Un paesaggio idilliaco, quello di quest’angolo del reatino, che ci introduce al percorso verso il Lago di Bracciano e il cuore della Sabina, la terra dell’Olio DOC dell’Alto Lazio.

Proseguiamo verso Monteleone Sabino, borgo sulla Via Salaria al quale si giunge dopo una breve ma ripida salita. Qui è possibile visitare l’antico Santuario di Santa Vittoria, luogo di culto immerso nel verde della Sabina.

Sono pochi i chilometri che ci separano da Castelnuovo di Farfa, uno dei comuni appartenenti all’Associazione nazionale “Città dell’olio”.

Qui scorre il fiume Farfa, che da il nome anche a un luogo di culto situato poco lontano, a Fara in Sabina, la celebre Abbazia di Santa Maria di Farfa.

Abbazia di Farfa, Sabina
L’Abbazia di Farfa, uno dei gioielli della Sabina

Questo bellissimo complesso benedettino, un vero e proprio borgo con al centro l’edificio religioso, ebbe in passato enorme importanza nel Centro Italia, e fu al centro di scontri tra la Santa Sede e il ducato di Spoleto.

Ne approfittiamo per una bella visita prima di ripartire in direzione della Riserva naturale regionale di Nazzano, una zona umida che sorge sulle sponde del Tevere, di particolare interesse ambientale.

Proseguendo lungo la SS3 arriviamo a Civita Castellana, elegante borgo del viterbese con i suoi monumenti di pregio, che visitiamo prima di deviare il percorso verso Ronciglione.

Siamo sulle sponde del piccolo Lago di Vico, un gioiello naturale non distante dall’ultima tappa del percorso, Bracciano, che raggiungiamo dopo aver visitato Sutri, città dalle antichissime origini.

3 L’olio extravergine d’oliva Sabina DOP

L’olio Sabina DOP viene ottenuto dalla lavorazione delle olive Carboncella, Leccino, Raja, Frantoio, Olivastrone, Moraiolo, Olivago, Salviana e Rosciola.

Si tratta di un’olio dal colore intenso, simile all’oro, con un livello di acidità medio-basso (0,6%) e un retrogusto piacevolmente aromatico.

L’area di produzione è grande, e va da Greccio a Roma, toccando tutta l’area storicamente conosciuta come Sabina e percorsa dalla Via Salaria.

Qui si trovano alcuni dei punti di interesse più particolari legati all’olio, come il Museo dell’Olio a Castelnuovo di Farfa e l’olivo più grande d’Europa, a Fara in Sabina.

Olivi in Sabina
Gli olivi della Sabina caratterizzano uno scenario fatto di splendidi panorami

4 Eventi e manifestazioni

  • Sagra della Bruschetta – Monteleone Sabino

Nel cuore della Strada dell’olio e prodotti tipici della Sabina, la Sagra della Bruschetta di Monteleone Sabino è un appuntamento decennale. Si tiene nel mese di novembre, e permette di gustare l’olio appena prodotto, sul pane o in tante ricette diverse.

  • Sagra della Bruschetta – Casaprota

Una fetta di pane cotta alla brace, un filo d’olio. Sembra tutto qui, ma nella Sagra della Bruschetta di Casaprota ci sono molti piatti tipici della Sabina, dalla zuppa di farro alle fregnacce, senza dimenticare l’amatriciana.

  • Sagra del pecorino romano e salame cotto – Nepi

Non solo olio. La Sabina infatti è celebre per la produzione casearia e per la norcineria. Ecco perché a Nepi pecorino e salame sono i protagonisti di una gustosissima sagra, che si tiene nel mese di maggio.

5 Dove mangiare e dormire in Sabina

  • La taverna dei corsari (Via Vittorio Veneto 10, Montopoli di Sabina)

Una ottima fermata dove concedersi un assaggio delle bontà sabine e, perché no, anche una gustosissima pizza al forno a legna. Bello il panorama tutt’intorno e ricco il menù.

  • L’antica bottega (Via del Popolo 35, Fara in Sabina)

Un piccolo locale all’insegna di una classica eleganza, con piatti della tradizione e l’immancabile pinsa romana. Generose le porzioni e ricche le proposte.

  • Agriturismo Rio Coverino (Località Borghetto)

Storia, natura e relax come elementi fondanti di un’esperienza unica all’interno di una struttura storica circondata dal verde. Dalle camere ricavate negli spazi antichi alla splendida piscina, tutto aiuta a rilassarsi e sentirsi come a casa.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi



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