Celeberrimo vitigno, il Montepulciano trova la sua massima declinazione (enogastronomica e turistica) nella Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese.
Quasi cento chilometri di percorso immersi nella campagna della provincia di Siena, partendo da San Casciano dei Bagni e arrivando fino a Pienza, passando per i comuni di Cetona, Sarteano, Chiusi, Chianciano Terme, Montepulciano, Torrita di Siena e Trequanda.
Un itinerario di natura ma anche di storia e di arte, di benessere e di enogastronomia per conoscere la vera essenza del tessuto produttivo del Montepulciano, vitigno dalle declinazioni conosciute e apprezzate in tutto il mondo.
Inserito nel contesto dei Borghi più belli d’Italia, San Casciano dei Bagni si trova circa a metà strada tra Roma e Firenze. Città dell’Olio e del Vino, ma anche dei bagni termali, San Casciano è la porta d’accesso alle terre del Montalcino e dei Sapori della Valdichiana.
Pochi chilometri ci separano da Cetona, anch’essa nel novero dei Borghi più belli d’Italia. È un borgo di circa 3.000 abitanti, su una bella collinetta ricca in verde, che ospita diversi luoghi monumentali di pregio, come la Chiesa di Santa Maria in Belverde, Villa La Vagnola o il sito archeologico di Tomba Lattaia.
Il percorso devia infine verso Chiusi, antica città etrusca (conosciuta allora come Clevsi e poi Clusium in epoca ellenistica) dalla storia ricchissima, che conserva importanti monumenti e significative tracce delle civilizzazioni che si sono succedute lungo questo angolo dell’attuale provincia senese.
Dopo aver ammirato le bellezze del centro storico chiusino (imperdibili la Concattedrale di San Secondino, il Labirinto di Porsenna e il Museo Archeologico Nazionale), il nostro viaggio lungo la Strada del Vino di Montepulciano prosegue in direzione nord.
Prima tappa di questo secondo “spezzone” è Chianciano Terme, rinomata località termale che si trova proprio alle porte di quella Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’Acqua Santa, come viene chiamata da queste parti, è particolarmente indicata nel trattamento delle vasculopatie e delle patologie epatobiliari.
Si arriva così a Montepulciano, fulcro di questo itinerario. Qui, a oltre 600 metri sul mare, trova spazio questo splendido borgo di origine etrusca che, a cavallo tra la Val d’Orcia e la Valdichiana, è tra i più scenografici di tutta la Toscana. Ed è proprio qui il centro di produzione del Montepulciano DOCG, vitigno d’eccellenza.
Visitata Montepulciano, e rifocillatici con la ricca gastronomia toscana, riprendiamo il percorso lungo la Strada del Vino di Montepulciano in direzione di Torrita di Siena. Tipico borgo della Valdichiana, con le sue case a mattoni e gli stretti vicoli, ci fa respirare una atmosfera medievale pregevolmente conservata.
Proseguiamo verso Sinalunga e Trequanda, borghi interessanti e abitati sin dall’epoca preistorica, prima di giungere nella “capitale” della Val d’Orcia, Pienza.
Le morbide colline argillose che si aprono in arcobaleni naturali, il borgo “assiso” sul trono di una collina naturale a quasi 500 metri, le torri religiose e civili che svettano sul panorama fanno di Pienza un luogo dall’eleganza innata, nel quale è difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore.
Borghetto abbandonato (o quasi) fino alla metà del Quattrocento, diventò un laboratorio di architetture e di paesaggi grazie all’intervento di Papa Pio II, nativo proprio di Corsignano, che in suo onore cambiò nome, divenendo Pienza, “la città di Pio”.
Il Vino Nobile di Montepulciano è un rosso la cui fama si è diffusa nel tempo non solo in Italia ma anche nel mondo. Tutelato dalla Denominazione di Origine Controllata e Garantita, la sua realizzazione vede l’impiego di uva Sangiovese nella variazione chiamata Prugnolo gentile, in misura non inferiore al 70%.
Le parti rimanenti provengono da vitigni autorizzati dal disciplinare (detti anche “complementari”), ma in caso di uve a bacca bianca, queste non possono superare il 5% del totale.
La maturazione del Vino Nobile di Montepulciano deve avere una durata minima di 24 mesi (prima del compimento dei due anni non è prevista la messa in vendita), con affinatura di 12 mesi minimo in botti di legno. La maturazione sale a 36 mesi se le uve hanno un titolo alcolometrico di almeno 12,50%, di cui sei mesi in bottiglia: in questo caso il Montepulciano viene detto Riserva.
Le annate del Montepulciano vengono classificate in base alla qualità, che può variare da insufficiente (1 stella) a eccellente (5 stelle). Dal 1945 ad oggi si sono avute ben dodici annate eccellenti (ultima quella del 2015), mentre l’ultima insufficiente si è registrata nel 1984.
Come in molte zone della Toscana meridionale, anche la Val d’Orcia e la Strada del Vino di Montepulciano vedono la presenza dei maiali di cinta senese. Si tratta di una razza tipica di questi luoghi e dalla quale si ricava una carne particolarmente amata per la produzione norcina.
Pienza è parimenti famosa per il suo pecorino, che viene lasciato stagionare in barrique di legno di rovere, dalle quali ricava caratteristiche organolettiche straordinarie.
Immancabili i primi piatti a base di pici, pasta lunga e sottile addizionata con vino rosso, tartufo o funghi porcini a seconda del gusto. Proprio i pici vengono spesso conditi con l’aglione, un condimento intenso e piccante a base di aglio, peperoncino e altre spezie.
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