Sinonimi: strigoli, carletti, bubbolini, tagliatelle della madonna, silene rigonfia, streidoul, strigli, strigul, strìdual, stridul, strivul, strìgval.
Sono piante annue spontanee che crescono senza particolari esigenze un po’ ovunque, dal mare alla montagna, nei terreni coltivati o incolti. Il fusto eretto porta fiori a calice rigonfio che spuntano da marzo ad agosto. La raccolta avviene recidendo i giovani germogli fogliari.
La caratteristica di queste piante è quella di avere fiori molto profondi, il cui nettare è quindi difficilmente raggiungibile dagli insetti, cosa questa che non facilita affatto l’impollinazione. I calabroni, comunque, hanno imparato a raggiungere il polline di questi fiori forandoli alla base.
Territorio interessato alla produzione: Tutta l’area romagnola.
Cenni storici e curiosità
Vale sottolineare che mondo mitologico greco-romano il Silenus, che vive in mezzo a selve, boschi e foreste, appare come una vecchio satiro, amante della musica, del suo flauto, del vino, quindi con il ventre sempre gonfio e tiepido.
E’ facile così trovare un nesso preciso tra il Silenus del mito e la pianta dallo stesso nome botanico.
Forse in passato gli stridoli si trovavano un po’ dappertutto, lungo i sentieri, tra i sassi, lungo gli argini delle strade e in campagna negli appezzamenti non ancora lavorati. Molto popolare nel ravennate. “Andè a strigul in pgneda” è ancora pratica molto diffusa.