Tra le vette dolomitiche si apre il percorso della Strada del Vino dell’Alto Adige. La migliore produzione enologica dell’Italia che parla tedesco si concentra lungo i 50 chilometri della Südtiroler Weinstraße, dove Pinot, Chardonnay e Traminer sono i nomi più diffusi.
La Strada del Vino dell’Alto Adige nasce nel 1964, al fine di promuovere i vigneti dell’Alto Adige, che si estendono per oltre 5 mila ettari. Di questi, sono più di 4.200 quelli che ricadono lungo il percorso della Weinstrasse, che tocca sedici località.
Il percorso tradizionale parte da Nalles e, passando per Bolzano, vira verso sud in direzione di Cortina sulla Strada del Vino. Sono quattro le località che hanno aggiunto la dicitura “sulla Strada del Vino” al loro toponimo: Caldaro, Cortaccia, Magrè e appunto Cortina. Tanti borghi da sogno per alcuni dei vini più famosi d’Europa, da provare e acquistare per ogni occasione.
Il percorso alla scoperta della Strada del Vino dell’Alto Adige inizia da Nalles, nel cuore dell’Alto Adige. Un piccolo borgo nel quale è possibile visitare Castel del Cigno, un maniero risalente al Medioevo e oggi sede di una cantina vinicola. In questa zona, a nord di Bolzano, è molto forte la coltivazione di Cabernet Sauvignon e Pinot.
Toccando le località di Andriano e Settequerce arriviamo in circa 16 chilometri nel cuore di Bolzano, il capoluogo altoatesino (ma dove si parla in maggior parte italiano). Sorta alla confluenza tra Talvera e Isarco, Bolzano è ricca di monumenti storici (soprattutto castelli e chiese) che meritano una visita approfondita.
Partendo in direzione sud tocchiamo le zone di Appiano e Pianizza (di Sotto e di Sopra), arrivando così a Caldaro sulla Strada del Vino. Qui è possibile visitare il Museo provinciale del Vino, inaugurato nel 1955, che racconta la storia della produzione vitivinicola nell’Alto Adige.
Si prosegue verso il Lago di Caldaro, con la vicina frazione di San Giuseppe al Lago, prima di arrivare a Termeno sulla Strada del Vino, il cui nome tedesco è Tramin.
Sì, Tramin, proprio come il vino che qui si produce, il Gewürztraminer, o Traminer aromatico.
Ultima tappa del percorso è Cortina… sulla Strada del Vino! Non solo il percorso della Weinstrasse, ma anche quello della Ciclabile dell’Oltradige, per scoprire vigneti, fiumi e panorami anche su due ruote.
Le produzioni della Südtiroler Weinstraße si caratterizzano per un ricorso a numerosi vitigni bianchi, come il Pinot (Bianco e Grigio) lo Chardonnay, il Gewurztraminer, il Sauvignon, il Müller-Thurgau, il Moscato Giallo, il Riesling (normale e Italico), il Silvaner, il Kerner e il Veltliner.
Tra i vitigni rossi troviamo invece la Schiava, il Lagrein, il Pinot Nero, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Moscato e la Malvasia.
Nei prodotti tipici gastronomici l’Alto Adige primeggia soprattutto nei salumi, con l’immancabile speck dell’Alto Adige IGP, eccellenza del territorio che si ritrova in molte ricette.
Immancabili i canederli (o knodel) e le mezzelune di ricotta e spinaci anche dette schlutzkrapfen. Tra i dolci, gustosissimo lo strudel, una pasta dolce ripiena di mele, pinoli, uvetta e cannella.
Ogni anno nella tarda primavera i sedici comuni della Strada del Vino dell’Alto Adige festeggiano la bella stagione con visite guidate alle cantine, escursioni culturali, eventi serali e non solo.
Una splendida manifestazione che a inizio giugno porta a Merano centinaia di artisti di strada con performance artistiche di grande livello. Un intero weekend dedicato all’arte circense e non solo.
Se non ci sono i canederli, probabilmente non si è in Alto Adige! E a Vipiteno, il mese di settembre è dedicato ai deliziosi knodel, con una festa che coinvolge Città Nuova e Città Vecchia e tante ricette gustose
Una elegante struttura circondata dal verde per vivere al meglio l’esperienza dell’accoglienza altoatesina. Dalle camere curate con vista alle gustose colazioni, è un hotel ideale per la vostra vacanza sulla Strada del Vino dell’Alto Adige
Una struttura moderna ma che si ispira alla tradizione per portare sulla tavola ingredienti del luogo serviti in maniera originale. Da provare il risotto con crema di erba cipollina e mousse di Philadelphia.
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