Sulle acque dell’unico lago a forma di cuore d’Italia c’è uno dei borghi più belli da visitare in primavera: cosa vedere e cosa mangiare in questo piccolo gioiello d’Abruzzo

Claudia Giammatteo  | 27 Apr 2025

In Abruzzo, incastonato tra le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, esiste un angolo di mondo dove il tempo scorre con la dolcezza delle stagioni e il silenzio ha il suono lieve del vento tra i rami. È Scanno, il borgo che si specchia in un lago unico in Italia, per forma e bellezza: un cuore azzurro incastonato tra i monti. In primavera, questo piccolo scrigno abruzzese si risveglia in tutta la sua poesia: i boschi si tingono di verde tenero, i sentieri si riempiono di profumi e i vicoli del paese si animano di luci e voci.

La magia del Lago di Scanno a forma di cuore

È il simbolo più riconoscibile e affascinante della zona: il Lago di Scanno, celebre per la sua inconfondibile forma di cuore, visibile in tutto il suo splendore dal belvedere del Sentiero del Cuore. Arrivare in cima, dopo una breve passeggiata tra boschi e scorci panoramici, ripaga con una vista mozzafiato: il lago si apre come una promessa d’amore tra le montagne, circondato da silenzio, aria pura e meraviglia. Perfetto per un picnic primaverile, un giro in pedalò o semplicemente per lasciarsi incantare.

Ma il lago è anche un luogo vivo: sulle sue rive si possono fare escursioni a piedi o in bicicletta, fotografare aironi e anatre selvatiche, e immergersi nel verde che lo circonda come in una carezza. Ogni riflesso sull’acqua è un piccolo miracolo, e ogni passo intorno a questo specchio naturale sembra raccontare una fiaba diversa.

Cos’altro vedere nel borgo di Scanno e cosa mangiare

Il borgo di Scanno è una perla d’Abruzzo, uno di quei luoghi dove ogni scorcio è un dipinto e ogni gradino un invito alla scoperta. Perdetevi tra le sue stradine lastricate, salite e discese che si intrecciano come i fili dei merletti artigianali ancora oggi realizzati a mano dalle donne del posto. La pietra scura delle case racconta una storia antica, fatta di pastori, artisti e fotografi che qui hanno trovato ispirazione e rifugio.

Da non perdere è la Chiesa di Santa Maria della Valle, con il suo splendido portale gotico, e l’elegante Palazzo Mosca, simbolo della nobiltà scannese. Gli appassionati di fotografia potranno ripercorrere i passi di Henri Cartier-Bresson, che in questo borgo realizzò alcuni dei suoi celebri scatti in bianco e nero. E poi c’è l’anima mistica del paese, con il Santuario della Madonna del Lago, affacciato sulle acque, e il fascino senza tempo degli antichi portali in ferro battuto, delle fontane scolpite, dei balconi fioriti.

La cucina di Scanno è quella tipica delle montagne abruzzesi: robusta, genuina, ricca di sapori veri. Qui si comincia con gli antipasti rustici, dove il protagonista è sempre lui, il pecorino locale, accompagnato da salumi artigianali e fragrante pane casereccio. Tra i primi piatti, non può mancare la pasta fatta in casa, come le sagne o i maccheroni alla chitarra, conditi con sughi di carne o con il profumatissimo ragù di agnello.

I secondi raccontano la tradizione pastorale: l’agnello alla brace, tenero e saporito, o le salsicce alla griglia, magari accompagnate da patate arrosto e cicoria di campo. E per chi ama i sapori intensi, la pecora alla callara – cotta lentamente in un calderone con aromi di montagna – è un piatto che racconta la storia dei pastori transumanti. A fine pasto, il dolce tipico è il pan dell’orso, un trionfo di miele, noci e cioccolato che racchiude l’essenza di queste terre.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo



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