Tacchino comune bronzato

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019

Territorio interessato alla produzione: Veneto

La storia: Il tacchino comune bronzato è una razza veneta assai diffusa in ambito locale. “Attualmente alcune aziende venete, orientatesi verso la produzione di pollame biologico, commercializzano questo tipo di animale durante le festività natalizie ottenendo un certo riscontro. Il tacchino Bronzato Comune conserva una buona attitudine materna e una discreta deposizione, potendo quindi essere utilizzato nella cova di razze meno propense all’allevamento naturale.” (M. Arduin). Il tacchino Bronzato dei Colli Euganei si differenzia dal Bronzato Comune per un piumaggio più ricco di riflessi bronzati.

Descrizione del prodotto: Il tacchino Bronzato appartiene ad una razza di tacchini “leggeri”; i maschi raggiungono il peso di 6-7 kg, mentre le femmine pesano circa 3-3,5 kg. Presentano piumaggio di colore nero brillante, con riflessi bronzei intensi. Le penne della coda sono molto larghe, di colore bruno nero con fasce nere. Testa e collo sono privi di piumaggio e sono ricoperti da escrezioni carnose (caruncole) di colore rosso acceso; la pelle invece e di color biancastro o a volte giallastra. Le femmine producono uova di color rosato del peso di 70-85 g e sono in grado di portare a buon fine anche 4 o 5 covate consecutivamente, rimanendo nel nido complessivamente per più di 100 giorni. Possono covare uova anche di altre specie come pollo, faraona, fagiano e anatra, funzionando da “incubatrice” naturale. Il tacchino Comune Bronzato è utile anche per l’allevamento destinato all’autoconsumo in quanto la piccola mole degli animali è adeguata per soddisfare le esigenze di una famiglia poco numerosa. La carne del tacchino è molto apprezzata perchè saporita e soda, simile a quella del pollo.

Processo di produzione: Animali rustici, a lento accrescimento, i tacchini Bronzati sono ottimi pascolatori e cacciatori di insetti, cavallette e serpi. Sono allevati con sistema intensivo all’aperto, ma possono anche essere allevati con metodo biologico. Non necessitano di particolari cure e vengono alimentati con mangimi e lasciati liberi di integrare la loro dieta con quanto recuperano pascolando. La macellazione deve avvenire non prima dei 140 giorni di vita.

Reperibilità: Presso le aziende agricole che li allevano, ma anche presso i rivenditori al dettaglio in tutto il territorio regionale, il prodotto è reperibile durante tutto l’anno.

Usi: La carne del tacchino è abbastanza magra, tenera, facilmente digeribile e contiene una buona quantità di ferro. Ottima cotta arrosto può anche essere lavorata per ottenere salami e petti affumicati. Piatto tipico e particolare è il “tacchino in onto”: la carne dell’animale viene tagliata a pezzi, introdotta in contenitori, ricoperta da grasso fuso di maiale o di oca e utilizzata dopo alcuni mesi per la preparazione di zuppe o di secondi piatti.

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