Tanti ne parlano ma pochi lo conoscono bene: quante ne sai sul pistacchio di Bronte?

Francesco Garbo  | 07 Giu 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Ai piedi dell‘Etna nasce un vero e proprio oro verde, il pistacchio di Bronte. Ormai ovunque troviamo prodotti al pistacchio, dalle creme spalmabili a dolci di ogni tipo, ma anche la granella di pistacchio utilizzata per le preparazioni salate. Insomma negli ultimi anni il pistacchio è davvero ovunque. Tutto però nasce da qui, da Bronte in Sicilia. Ecco quindi la storia, il metodo di raccolta e qualche curiosità su questa specialità siciliana.

Pistacchio: eredità araba

La pianta del pistacchio è tipica del mediterraneo orientale ed grazie agli arabi che è arrivata in Sicilia durante gli oltre due secoli di dominazione. Furono proprio gli arabi infatti a intuire che sul terreno di pietra lavica intorno a Bronte poteva resistere e crescere bene una pianta molto forte come quella del pistacchio. Gli arabi però non potevano immaginare il grande successo di questa pianta in questa zona che qui è riuscita a trovare un terreno perfetto grazie ai sali minerali che aiutano a produrre un frutto di qualità superiore con caratteristiche organolettiche che lo rendono unico al mondo.

Il pistacchio verde di Bronte Dop ha ottenuto questa denominazione nel 2009 e da quel momento è stato pian piano conosciuto in tutt’Italia e nel Mondo. Il nome siciliano con cui viene chiamato il pistacchio è frastuca, ovvero pistacchio in arabo o anche scornabecco per la natura tenace del pistacchio che con le sue radici si fa strada nella lava. La raccolta del pistacchio avviene ogni due anni e il periodo di raccolta va da settembre a ottobre. La pianta produce i frutti tutti gli anni ma la decisione di raccoglierli ad anni alterni è presa per far si che la pianta possa riposarsi. Durante l’anno in cui i pistacchi non si raccolgono la pianta viene privata dei germogli.

La caratteristica del pistacchio di Bronte che subito spunta all’occhio è il suo colore verde acceso perché ricco di clorofilla ma anche le sfumature violacee particolarmente intense. Sono oltre 4 mila le tonnellate di pistacchi raccolte nella zona di Bronte che ricoprono più del 70% del totale della produzione italiana. Il prezzo dei pistacchi non è di certo economico e quresto perchè la raccolta viene effettuata manualmente da squadre di 50-60 operai che raccolgono chicco per chicco i preziosi pistacchi in sacche da 25 kg. Dopo la raccolta i pistacchi subiscono diverse lavorazioni come l’eliminazione del mallo, la pellicina che avvolge il pistacchio, che poi viene sgusciato. Questo piccolo e ricco frutto è molto duttile e questo permette di usarlo in moltissime forme sia in cucina sia in pasticceria. Gustato al naturale però da il suo meglio, in questo modo in fatti si apprezza in purezza il suo profumo.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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