Descrizione sintetica del prodotto
I tartufi dolci della Calvana sono biscotti morbidi di forma rotonda, con delle piccole spaccature in superficie. Esistono in due tipologie “Dolce tartufo nero” e “Dolce tartufo grigio”.
Territorio interessato alla produzione: Calvana – comune di Vaiano (Provincia di Prato)
Cenni storici e curiosità
Il prodotto in questione si richiama sia nella forma rotonda che nel colore, ai tartufi dei Monti della Calvana che erano particolarmente graditi anche al grande scienziato Galileo Galilei che li conobbe durante alcuni soggiorni presso l’antica e nobile famiglia Buonamici. I Tartufi Dolci della Calvana si richiamano e si ispirano alla tradizione del territorio di origine. La ricetta di questi biscotti è tipica della Calvana, zona nella quale si è intrecciata la storia di un’agricoltura mezzadrile e quella delle ricche ville signorili, creando un punto d’incontro dal gusto particolarmente interessante. Era nelle grandi cucine delle fattorie che infatti si incontravano, da una parte la semplicità e la creatività popolare, dall’altra la curiosità e la ricerca di sapori della villeggiatura. Profumatissimi biscotti in due diverse composizioni a base di cioccolata, una delle quali con un mix di farina di castagne, entrambe con un tocco di vino aleatico, a ricordo di “quello che rallegrava col succo delle uve la mente e il core di Galileo”, coltivato sui colli di Sofignano. Tartufi che sappiamo piacevano particolarmente a Galileo e che si trovano ancor oggi in Calvana. Da una ricerca bibliografica si sono ritrovati riferimenti storici in cui si parla di banchetti dove venivano consumati questi biscotti particolari: con Agnolo Firenzuola nel Cinquecento e con i generali francesi dell’esercito di Napoleone fra Settecento e Ottocento. Sono biscotti nati dunque da un connubio tra la sobrietà del gusto tradizionale che si unisce ai sapori sofisticati, scanditi dalle mode, con l’ingresso trionfale in villa della cioccolata e del caffè nel settecento.