Tartufo nero

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Definito anche Trifola, il Tartufo nero è un fungo ipogeo che cresce spontaneamente sotto terra e in associazione simbiotica con alcune piante come il nocciolo o il rovere.
Il cane da trifola è indispensabile per il ritrovamento, perché questo fungo cresce sotto terra anche a parecchi centimetri di profondità.

 

Area di produzione
Il Tartufo Nero cresce spontaneamente e viene coltivato nelle province di Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia.

 

Caratteristiche
Il Tartufo nero ha un colore nero brunastro, con piccole verruche.
È di forma piuttosto irregolare, che dipende dalla resistenza incontrata nella fase di crescita. All’interno presenta venature chiare e biancastre.
La polpa può assumere sfumature e colori diversi a seconda della tipologia e della fase di maturazione, e va da un color nocciola al nero violaceo.

 

Cenni storici e curiosità
La colorazione, il sapore e il profumo dei tartufi sono determinati dalle caratteristiche degli alberi con cui vive in simbiosi (quercia, nocciolo, rovere, pioppo, salice, tiglio).
Sulla riva destra del Po, in una lunga fascia rivierasca si estende la valle del tartufo mantovano.
La zona presenta varie qualità di tartufo e il più pregiato è di certo quello bianco, dal profumo straordinario utilizzato per esaltare molte delle ricette locali.
Il Tartufo nero, che può superare le dimensioni di una grossa mela, predilige invece i terreni della zona collinare dell’alto mantovano.

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