zona di produzione: Val Graveglia, Val di Vara, La Spezia e territori limitrofi
curiosità: I Latini chiamavano testa il mattone, la tegola, il vaso di terracotta o comunque un coccio, i Liguri dell’entroterra chiamano testetti i tegamini di argilla utilizzati per cuocere i testaieu: focaccine di farina, acqua e sale.
caratteristiche: Semplici focaccine di farina, acqua e sale, cotte nel caratteristico coccio da cui prendono il nome.
preparazione: Ingredienti: 1/2kg di farina di grano tenero, 1/2 litro d’acqua, sale.
Preparazione: amalgamare la farina con l’acqua e il sale. Porre i testetti impilati sul fuoco sino ad un massimo di quindici per volta, per 10/12 minuti, il tempo necessario a farli diventare roventi; quindi toglierli dal fuoco usando delle pinze e versarvi un cucchiaio di pastella in ogni tegamino tranne l’ultimo che funge solo da coperchio; riimpilarli per altri 5/6 minuti senza rimetterli sul fuoco. Il calore dei testetti cuocerà i testaroli che una volta pronti si gustano conditi con olio e formaggio oppure con il pesto. Possono anche essere consumati in sostituzione del pane insieme a salumi o formaggio.
Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005
Erice, precedentemente noto come Monte San Giuliano, è un piccolo borgo siciliano ...
Tra le città umbre più vive e meno raccontate, Foligno è un piccolo scrigno di ...
Quando parliamo di savoiardi, l’immaginazione corre subito alla consistenza ...
Immersa nel cuore del Canavese, tra colline, laghi e fiumi, Ivrea è una delle ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur