È nell’Ottocento che nasce il tonno in scatola che mangiamo ancora oggi, e il merito è tutto di un’antica famiglia siciliana

Marianna Di Pilla  | 03 Apr 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
Tonno in scatola, storia e famiglia Florio ph. Andrea Parola, Istock.com - solo uso editoriale

Il tonno in scatola è protagonista indiscusso nelle dispense di molte famiglie, e a ragione. Si tratta di un alimento versatile e nutriente, dalle mille opzioni culinarie e con tutta una serie di vantaggi economici che lo rendono fondamentale in qualsiasi cucina.

Vantaggi del tonno in scatola

In un’economia domestica consapevole, il tonno in scatola è un ingrediente cruciale per diversi motivi.

È prima di tutto estremamente conveniente poiché disponibile a prezzi accessibili e in una varietà di formati. Il tonno in scatola rappresenta un’opzione economica per le famiglie che desiderano bilanciare il budget senza rinunciare alla qualità e alla bontà del cibo.

La lunga durata di conservazione lo rende inoltre ideale per gli acquisti in stock, consentendo alle famiglie di approvvigionarsi per periodi prolungati senza preoccuparsi della scadenza. Questa caratteristica si traduce in un risparmio di tempo e denaro, oltre che nella riduzione degli sprechi alimentari.

La versatilità del tonno in scatola è un altro motivo per cui si conferma un prodotto molto amato in cucina. Le sue possibilità di utilizzo sono praticamente illimitate. Può essere adoperato in insalate, sandwich, primi piatti e molto altro ancora. È utilissimo anche in preparazioni dell’ultimo minuto, quando si hanno ospiti last minute a cena e nessuna idea di cosa portare in tavola.

Ma ti sei mai chiesto com’è nato il tonno in scatola, questa invenzione che ha letteralmente rivoluzionato il mondo della cucina e delle ricette?

Tonno in scatola, dai Florio al mondo intero

Ficazza di Tonno a Favignana
Ficazza di Tonno a Favignana

Se hai letto i libri di Stefania Auci e visto la serie TV su Disney + che ne hanno tratto, allora probabilmente non sei nuovo ai membri della famiglia Florio.

Quella dei Florio è una saga familiare tra storia e potere, costantemente bagnata dal mare della Sicilia.

Nel cuore della Sicilia, le strette viuzze di Palermo e le acque turchesi del Mediterraneo fanno da sfondo a storie di potere, ricchezza e che parlano di un legame profondo con il mare. La famiglia dei Florio, una delle più influenti dell’isola nel corso del XIX e XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile non solo nell’economia e nella cultura siciliana, ma anche nella storia del tonno, una delle risorse più preziose del territorio.

Nelle pagine de I Leoni di Sicilia e L’inverno dei Leoni, la scrittrice Stefania Auci trasporta i lettori nell’epopea dei Florio, dall’ascesa al potere fino alla caduta, offrendo un’affascinante panoramica della vita in Sicilia durante quel periodo.

La famiglia Florio ha origini umili, ma comincia ad affermarsi tra i vertici della società siciliana grazie alle abilità imprenditoriali di Vincenzo Florio, patriarca della famiglia. Il loro impero commerciale si estendeva in vari settori, ma fu il tonno a giocare un ruolo cruciale nel consolidare la loro fortuna.

Nel XIX secolo l’industria del tonno era una delle più redditizie in Sicilia. Le acque del Mediterraneo ne erano ricche, e le famiglie come i Florio avevano capito l’importanza di sfruttare questa risorsa in modo intelligente. Con la creazione di impianti di lavorazione del tonno lungo le coste siciliane, i Florio divennero presto protagonisti nel commercio di questo alimento, esportandolo in tutto il mondo e accumulando una vasta fortuna.

Anche se oggi l’industria del tonno ha subito cambiamenti significativi e le vecchie famiglie imprenditoriali come i Florio sono solo un ricordo del passato, il tonno rimane una delle pietre miliari della cucina siciliana. Le tonnare, le antiche strutture utilizzate per la pesca del tonno, punteggiano ancora le coste dell’isola, testimoni silenziosi di un’epoca passata ma non dimenticata.

Come nasce il tonno in scatola

Tonno in scatola, storia e come nasce
Tonno in scatola

La storia dei Florio è dunque strettamente legata alla storia del tonno, e si è evoluta fino al tonno in scatola come lo conosciamo e consumiamo oggi.

I Florio rivoluzionarono il mercato del tonno, inventando i precursori di quelle scatolette che riempiono le nostre dispense.

L’obiettivo dei Florio creando il tonno in scatola era quello di agevolare il trasporto del prodotto via mare e via terra, e al tempo stesso di renderlo più duraturo e conservabile nel tempo. Vincenzo Florio e suo figlio Ignazio gettarono le basi del tonno sott’olio in scatole di latta per conservarlo a lungo.

Ripresero, approfondirono e migliorarono le antiche tecniche di conservazione sott’olio, trasformando il tonno in un prodotto industriale e commerciale su larga scala a tutti gli effetti. Presero ispirazione da ciò che Nicolas Appert aveva cominciato al tempo a fare in Francia e Bryan Donkin in Inghilterra, aggiungendo alle loro intuizioni un metodo per sterilizzare le scatole metalliche che avrebbero poi ospitato il tonno una volta tagliato a pezzi, cotto e lasciato ad asciugare.

Le scatolette di latta per il tonno vennero presentate in occasione dell’Esposizione Universale del 1891-92, e a partire da quel momento questo rivoluzionario modo di concepire e usare il tonno non ha mai smesso di mietere successi e riscuotere consensi.

[foto copertina Andrea Parola, Istock.com – solo uso editoriale]

Marianna Di Pilla
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