Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali e Territorio interessato alla produzione: TORRESANI DI TORREGLIA (Torreglia, Montegrotto Terme, Abano Terme, Teolo, Rovolon, Galzignano Terme, Vo’, Cinto Euganeo, Baone, Arqua’ Petrarca, Monselice, Battaglia Terme, Due Carrare, Este, Lozzo Atestino); TORRESANO DI BREGANZE, (Comunità Montana dell’Astico-Brenta e Comunità Montana di Leogra-Timonchio) (VI).
La storia: Una volta il colombo era un’ambita preda per i cacciatori sia perchè motivo d’orgoglio, essendo di non semplice cattura, sia per la sua carne molto apprezzata e riservata alle mense più prestigiose. Oggigiorno questo animale si è ambientato molto bene nelle nostre città, dove trova cibo in abbondanza, molti luoghi dove nidificare e pochissimi predatori. Il colombo è anche un animale adatto all’allevamento ed è reperibile con relativa facilità. Viene macellato giovane e per questo ha caratteristiche organolettiche di sapidità e morbidezza delle carni non riconoscibili nella selvaggina. Il colombo viene anche chiamato comunemente torresano perché è solito nidificare sulle torri dei castelli o delle città murate e dunque un tempo i nobili potevano reperirli direttamente presso le loro dimore. L’allevamento domestico del colombo si è diffuso successivamente presso le case rurali, anche grazie alla notevole prolificità di questi uccelli. Talvolta addirittura, il numero degli esemplari è sfuggito al controllo degli stessi allevatori e i colombi hanno invaso la campagna in cerca di cibo. Nella zona dei Colli Euganei questi animali sono abbastanza diffusi e il loro uso in cucina risale ad un’antica tradizione. Nel libro La cucina padovana di Giovanni Bianco Menegotti del 1967 viene citata una ricetta cinquecentesca, riferita all’uso dei Torresani di Torreglia. Tra le manifestazioni nel territorio vicentino in cui si possono acquistare e gustare i colombi, si cita l’importante “Fiera degli uccelli”, che si tiene ad Arzignano ogni 25 aprile e la manifestazione “Ristorante in piazza”, organizzata a Breganze il 30 agosto, con tipico menù di “Torresani allo spiedo” accompagnati dai vini DOC del territorio.
Descrizione del prodotto: I colombi sono uccelli di dimensioni relativamente ridotte, che si presentano con piumaggio di vari colori (nero, bianco o marrone, con varie sfumature e disegni variopinti soprattutto sulle ali), anche se il colore dominante rimane il grigio scuro del piccione selvatico. Gli esemplari allevati sono soprattutto ibridi francesi, considerati fra i più produttivi, anche se sono abbastanza diffuse anche altre razze come la Texana, la Californiana e la King. I torresani vengono uccisi quando raggiungono i 30 giorni di vita ed un peso medio di 500-660g.
Processo di produzione: Gli allevamenti sono di piccola dimensioni, gestiti come attività a tempo parziale, ma che assicurano la presenza della carne di questo volatile sulle tavole dei consumatori. Solitamente le voliere si trovano all’interno di capannoni, dove lo spazio è suddiviso in “recinti” di circa due metri per tre e le coppie di colombi nidificano su uno di questi. L’alimentazione si basa su mangimi, cereali ma anche su ortaggi di scarto e piccoli insetti. Raggiunta la maturazione, i torresani vengono uccisi e avviati alla commercializzazione.
Reperibilità: Il prodotto è reperibile, con una certa difficoltà, presso gli allevatori, alcuni rivenditori specializzati e presso i ristoranti e gli agriturismi che lo propongono.
Usi: I torresani hanno carni magre e proteiche, molto apprezzate soprattutto cotte allo spiedo e in abbinamento con la polenta.
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