Torrone di Cremona

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: meno di 1 minuto

Il Torrone di Cremona rappresenta il prodotto principe dell’antica arte dolciaria cremonese.
Il segreto del torrone, goloso dolce a base di mandorle miele e albume, non è dato tanto dagli ingredienti, comuni a tante altre preparazioni, quanto da una lavorazione a regola d’arte.

 

Area di produzione
In origine il Torrone di Cremona era prodotto esclusivamente nel Cremasco oggi, invece, in tutta la provincia di Cremona.

 

Caratteristiche
Il Torrone di Cremona è una barretta croccante di mandorle o nocciole (intere e tostate) amalgamate in un impasto di miele, zucchero e albume d’uovo montato a neve.
Di solito si presenta bianco sulle superfici esterne per la presenza dell’ostia, biancastra è anche la pasta.

 

Cenni storici e curiosità
Una leggenda popolare vuole che la profumata stecca mandorlata, sia nata a casa nostra, e più esattamente a Cremona.
Autorevoli testi assicurano che il Torrone fu generato dalla creatività dei pasticceri cremonesi, in occasione delle nozze che si svolsero nel 1441, tra Bianca Maria Visconti figlia del duca di Milano e il condottiero Francesco Sforza.
Per quest’occasione, i cuochi di corte crearono un “gateau” a forma di “Torrione”, simbolo della torre duecentesca che ancora oggi affianca la cattedrale.
Il magnifico dolce prese il nome di torrone, e il successo fu tale da dare il via alla sua produzione artigianale.
Secondo le ricette regionali, il torrone può essere di pasta più o meno morbida, e arricchito con pistacchi, noci, cioccolato o fichi. Morbido o duro, ricoperto al cioccolato o naturale, Cremona vanta di sicuro la paternità del torrone.

 

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