La torta sacripantina è un dolce tradizionale di Genova e prodotto tipico ligure. Non ha una origine ben precisa, ma è fortemente radicata nella cultura popolare della città della Lanterna.
Ecco perché la zona di produzione corrisponde, in maniera essenziale, alla sola città di Genova e alle immediate località limitrofe.
La torta sacripantina, dolce di non antichissima, ma radicata tradizione nacque dalla fantasia della ditta Preti di Genova. Il nome curioso, privo di una origine precisa, riporta alla memoria il personaggio ariostesco di Sacripante che ama, senza esserne ricambiato, la bella Angelica.
Per antonomasia indica un uomo di robusta corporatura e dal carattere smargiasso e proprio così si chiama una golosa e sostanziosa torta, la sacripantina, che viene prodotta un po’ in tutto il genovesato.
La torta sacripantina è un a preparazione dolce dalla caratteristica forma a cupola che nasconde strati di Pan di Spagna imbevuti di liquore, caffè, cacao e crema di burro.
Ecco la ricetta della torta ligure dolce per definizione:
Tagliare il Pan di Spagna in modo da ottenere 6 dischi uguali. Togliere dal bordo parte della crosta che andrà sbriciolata, meglio se pestata, insieme agli amaretti o ai biscotti. A bagnomaria amalgamare i rossi d’uovo, lo zucchero e il marsala sino a creare uno zabaione. Lasciare raffreddare.
Nel frattempo lavorare con un cucchiaio di legno il burro insieme allo zucchero a velo fattovi cadere da un colino, in modo da ottenere un composto cremoso da unire alla zabaione.
Dividere la crema in 2 parti: in una versare il caffè, nell’altra la cioccolata fondente ridotta in scaglie o il cacao e i canditi. Rivestire lo stampo per la torta sacripantina con la pellicola trasparente e disporvi un disco di Pan di Spagna inzuppato di Maraschino e allungato con acqua tiepida; versarvi sopra la crema al caffè in modo da lasciarla più alta al centro rispetto ai lati.
Coprire con il secondo disco, bagnare con il maraschino e spalmare la crema con le scaglie di cioccolato; disporla sempre più al centro in modo da farle assumere un aspetto a cupola.
Alternare gli strati di Pan di Spagna, sempre bagnato di liquore, con crema al caffè o cacao. Porre l’ultimo disco irrorato di brandy, spalmare con la crema rimasta e cospargere di granelli prodotti con la crosta e i biscotti sbriciolati aiutandosi con un setaccio; infine ancora zucchero a velo.
Conservare la torta sacripantina in frigo fino al momento di servire.
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