Un territorio variegato, quasi un’oasi di pace situata a poca distanza dal caos della Capitale. Ecco la Tuscia, gioiello del Lazio settentrionale che si estende su una zona dai confini “imprecisati” tra le due città di Viterbo e Rieti.
La Città dei Papi e il centro geografico d’Italia rappresentano gli estremi, di Ponente e di Levante, di una zona famosa per la sua produzione oleica, ricca in frutteti e vigneti, di tradizioni e di percorsi potenziali.
Prodotti tipici
La Tuscia è un territorio di particolare interesse, nel panorama laziale, per quanto riguarda i prodotti enogastronomici tipici, che si suddividono in PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Tra questi possiamo citare la caciotta mista della Tuscia, il prosciutto della montagna della Tuscia, l’Olio Tuscia DOP e il vino Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC.
Eventi e sagre
Il territorio della Tuscia è foriero di lunghe e preziose tradizioni, spesso legate al sentimento religioso. Come nel caso della Festa di Santa Rosa a Viterbo (3 settembre) o del Palio di Sant’Anselmo a Bomarzo, la città del Parco dei Mostri.
Fiere, sagre e processioni per eventi che si compongono di elementi religiosi e laici, con una forte attenzione alla territorialità della Tuscia.
Itinerari
Lungo l’Alto Lazio, la Sabina si apre in scenari unici, tra antiche tradizioni contadine e ricchi terreni, bagnati da corsi d’acqua e fiumi.
Una terra fertile che ha permesso innumerevoli coltivazioni, soprattutto gli olivi dai quali si ricava l’Olio extravergine di oliva Sabina DOP.