Oggi è la giornata dedicata a San Francesco, patrono d’Italia. Il Santo di Assisi, nato nel 1182 da una famiglia ricca, decide di spogliarsi della sua ricchezza per dedicare la sua vita ai più poveri e ai meno fortunati. Francesco ha abbracciato la povertà, vivendo una vita molto semplice. Ma c’era un dolce di cui era molto ghiotto e al quale difficilmente riusciva a rinunciare, i mostaccioli da lui definiti “boni e profumosi”.
Francesco divenne molto amico di Jacopa de’Settesoli, una nobildonna romana rimasta vedova molto giovane che una volta conosciuto San Francesco a Roma decide di convertirsi e diventare devota al movimento francescano nato da poco. “Ti prego anche di portarmi quei dolci , che tu eri solita darmi quando mi trovavo malato a Roma” queste le parole su una lettera, scritte in punto di morte dal Santo nel 1226 rivolta alla sua amica Jacopa, da lui rinominata Frate Jacopa.
Mostaccioli viene da mosto, infatti questi biscotti sono tipici del periodo della vendemmia e hanno tra i loro ingredienti appunto il mosto. Biscotti con una storia davvero lunga visto che erano conosciuti anche dai Romani con il nome mortaroli, perché per prepararli erano usate mandorle pestate nel mortaio.
Va precisato che era usanza antica aromatizzare e dolcificare impasti di farina con il mosto d’uva. Diversi i nomi come diverse le ricette simili, quasi sicuramente comunque trovandoci nel periodo di ottobre, i mostaccioli che San Francesco chiese a Jacopa avevano probabilmente il mosto tra i loro ingredienti.
200g di farina
200g di mandorle pelate
150g di miele
2 albumi
Mezza bustina di lievito per dolci
Mosto d’uva
1 noce di burro
Pepe nero
Cannella
Sale
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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