Tutto sulle fave: curiosità e ricette per gustarle al meglio

Francesco Garbo  | 17 Apr 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Le fave (Vicia Faba con il loro nome scientifico) appartengono alla famiglia delle leguminose o Fabacae, sono un delizioso frutto della terra che può risultare pericoloso però per coloro che soffrono di favismo, troviamo infatti i cartelli che avvertono della presenza delle fave dove queste sono vendute. Si dice che lo stesso Pitagora, il noto filosofo greco, non ne fosse un amante, a tal punto che tra le regole per i suoi seguaci c’era il divieto di consumare le fave.

La storia

Le fave sono originarie dell’Africa Settentrionale e della Persia, diffuse ampiamente poi grazie agli antichi Greci prima e all’Impero romano poi. L’uso che ne facevano queste antiche civiltà però era diverso da quello odierno, erano infatti impiegate per riti funebri. I Greci ad esempio le offrivano a Bacco e Mercurio per le anime dei defunti. I Romani, invece, le ritenevano un cibo impuro ed erano al centro di un importante rito, le Fabarie, in cui si offrivano agli Dei fave fresche appena raccolte per assicurare fortuna e fertilità dei campi. In generale si credeva che le fave fossero legate strettamente con l‘Aldilà, sia per il loro fusto sia per il fiore, che è in parte nero e simboleggiava la morte. Nel Medioevo la sorte delle fave cambia, anzi venivano utilizzate durante le feste, nascoste nelle torte e il fortunato che le avesse trovate sarebbe diventato il re della serata.

Come si cucinano

Oggi le fave nutrono di una fama nettamente diversa da quella che avevano in passato, consumate crude o cotte sono deliziose in ogni caso. Ma come si scelgono e come si puliscono le fave? Preferite le fave con un baccello ben verde e non appassito. La pulizia invece non è difficile basterà aprire il baccello, il tegumento che avvolge le fave, ed estrarle una ad una. Possono essere poi consumate subito crude o cotte. Spesso si trovano in commercio anche le fave essiccate. Potete consumare le fave cuocendole come i piselli in una pentola con un po’ d’acqua oppure direttamente lessate. Una volta cotte potete mangiarle semplicemente o condirle con olio e sale, oppure ancora frullare e trasformarle in una specie di purè molto gustoso per accompagnare la carne ad esempio.

Perché mangiare le fave

Le fave sono preziose per il nostro organismo grazie alla loro quasi totale assenza di calorie perché prive di grassi e grazie all’alto contenuto di proteine. Il modo migliore e più salutare per mangiare le fave è consumarle a crudo. Rispetto ai fagioli le fave hanno un contenuto proteico superiore. Utili anche per l’apporto di potassio, magnesio, rame e selenio ma anche moltissime vitamine.

Ricette con le fave

Infinite le ricette regionali che hanno come ingrediente principale le fave. A Roma ad esempio solo un classico a Pasquetta e durante le scampagnate del 25 aprile e 1 maggio consumate crude accompagnate da pecorino romano e un buon bicchiere di vino. Imperdibile anche la vignarola, un piatto molto gustoso che unisce la fave, i carciofi e il guanciale. In Puglia invece le fave vengono cotte e ridotte in purè e accompagnate dalla cicoria selvatica, un piatto delizioso nella sua semplicità, la dolcezza delle fave bilancia alla perfezione l’amaro della cicoria. In Sicilia invece si mangia il Macco di fave, una crema ottenuta con una cottura prolungata delle fave fino al completo disfacimento, arricchita poi da finocchietto selvatico, carote e cipolla.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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