“Su Torino non c’è niente da ridire: è una città magnifica e singolarmente benefica.” Queste le parole di Friedrich Nietzsche per descrivere questa splendida città. Tra museo egizio e specialità tutte da gustare ecco cosa vedere e cosa assaggiare a Torino.
Non si poteva non iniziare questo tour con la Mole Antonelliana, vero simbolo della città e prima tappa. Qui possiamo visitare il Museo Nazionale del Cinema e prendere l’ascensore panoramico che ci fa ammirare i tetti di Torino dall’alto. Imperdibile il Museo Egizio che conta oltre 6.500 reperti archeologici esposti e 26.000 depositati nei magazzini. Il museo Egizio più importante al mondo secondo solo quello de Il Cairo. Una vera full immersion nella civiltà egizia che vi lascerà senza parole.
Tra un museo e l’altro concedetevi poi una pausa ristoratrice con il Bicerin, il caffè e cioccolato che qui servono molti bar. Si prosegue la visita con il Santuario Consolata con il suo mix di stile romanico, barocco e neoclassico. Tante le piazze di Torino ma da non perdere Piazza Vittorio Veneto con i suoi portici e caffè per una pausa di gusto. Se poi volete fare un viaggio nella storia più recente allora optate per i Musei Reali di Torino che offrono ai visitatori ben 3.000 metri di superficie tra Palazzo Reale, l’Armeria, il Museo Archeologico e la Cappella della Sindone e Giardini Reali.
La storia gastronomica torinese è ricca di piatti che sono diventati con gli anni famosi in tutt’Italia. Pasta ripiena, carne e vino sono alla base di molte ricette tipiche. Qui le ricette povere si sono unite e fuse con quelle ricche delle cucine di corte con l’influenza della vicina Francia. Uno dei piatti più celebri è sicuramente il vitello tonnato anche conosciuto come vitel tonnè, uno strano mix ben riuscito tra carne e pesce. Le fettine sottili di carne sono condite con una gustossisima salsa con uova, tonno, capperi e acciughe. Tra gli antipasto il più famoso è il Caponet, un involtino di cavolo verza cotto al forno e farcito con un ripieno di carne tritata di maiale e salsiccia.
Se volete provare i formaggi allora dovete optare per i tomini, dei formaggi freschi e cremosi di latte vaccino. Tra le paste ripiene da non perdere gli agnolotti, una pasta fresca tirata a mano e farcita con carne o verdura. Per i palati più raffinati i tajarin al tartufo bianco d’Alba, una pasta all’uovo tipica delle Langhe e del Monferrato ma diffusa anche in Piemonte.
Tra i secondi l’ottimo brasato al Barolo con carne di Fassona e vino che rende la carne molto saporita e succosa. Se vi trovate a Torino in inverno non potete perdere la bagna cauda, caratterizzata da un sapore forte e deciso. Questa zuppa si prepara con una cottura lenta e con ingredienti semplici. Fritto misto alla piemontese e Gran Bollito misto chiudono i piatti più rinomati, il primo è un fritto molto ricco con fegato, animelle, semolino e mele, il secondo è un misto di tagli di carne bolliti per ore e conditi con salse come il bagnet verd e il bagnet ross.
Non da meno i dolci torinesi con il cioccolato al primo posto tra gianduiotti e cremini dovete solo scegliere secondo i vostri gusti. Tanti i biscotti secchi di pasticceria come i baci di dama, i torcetti, le paste di meliga, i bicciolani, i krumiri, le lingue di gatto, le margheritine di Stresa e i nocciolini di Chivasso. Uno dei dessert più antichi è il Bonet, ovvero un composto di uova, zucchero, cacao, liquore e amaretti. E dopo tutto questo mangiare un buon bicchierino di San Simone, un amaro alle erbe tradizionale di Torino, composto da ben 34 piante ed erbe selezionate.
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