Nome dialettale: OVA CHI CURCUCI
Territorio interessato alla produzione: provincia di RC
Descrizione prodotto:
INGREDIENTI UTILIZZATI: Curcuci, cotenne, uova e pepe nero.
FORMA: Varia.
DIMENSIONI MEDIE: Varie.
PESO MEDIO: Vario.
SAPORE: Deciso.
ODORE: Intenso.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Lasciare sciogliere in una padella le curcuci, il grasso sciogliendosi fa da condimento per la frittura delle uova strapazzate e le cotenne. Durante la cottura le uova vanno irrorate con il grasso sciolto in modo che il tuorlo si copra di una pellicola bianca. Il tutto si cosparge con il pepe nero.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Da dicembre a febbraio.
Materiale, attrezzature e locali utilizzati:
Elementi che comprovano la tradizionalità: “….in fondo alla caldaia rimanevano i curcuci (ciccioli), dette anche frisali o frisulimiti, che venivano conservati nei tiani, recipienti cilindrici di terracotta più bassi dei salaturi:sarebbero stati usati come saporito condimento per le uova fritte o per i piatti di legumi secchi” tratto da “La festa del maiale”di Giuseppe Polimeni pubblicato su Calabria Sconosciuta -anno XVII – n. 61.
Fonte: Regione Calabria. I prodotti tradizionali della Regione Calabria – Assagricalabria.it 2005
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