Area di produzione: Comune di Rotondella (MT).
Caratteristiche
Carne e grasso di suino, uova, formaggio, aromi vari (prezzemolo, sale e pepe), olio, farina di grano duro, sugna (strutto), acqua.
Il prodotto finito è un calzone di dimensioni comprese tra i 10 ed i 20 cm di lunghezza e 10-12 nella massima larghezza di colore giallo-bruno con riflessi dorati.
Cenni storici e curiosità
In passato, considerando anche lo scarso utilizzo di carni da parte delle popolazioni per tutto il ‘700 e l’800, la sua preparazione era legata a pochi momenti particolari dell’anno: l’uccisione del maiale, la Pasqua e la festa di Santa Maria d’Anglona (‘A Maronna ‘RaGnone), agli inizi di settembre.
A dare una notizia certa sulla particolarità del “pastizz” rotondellese (Rtunnar) è Giuseppe Nicola Molfese che lo cita nel volume “Ceneri di civiltà contadina in Basilicata”, uscito nella Collana di Cultura Lucana curata da Adalgisa e Pietro Borraro per Congedo editore (Galatina) nel 1978, al termine di una ricerca ultraventennale avviata intorno agli anni ’40.
Il “pastizz” rotondellese indicato dal Molfese viene preparato con carne di agnello e si riferisce -in modo specifico- al periodo delle feste pasquali.
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