Zona di produzione
La zona di produzione dell’Uva di Puglia comprende i seguenti territori della regione Puglia posti al di sotto dei 330 m. s.l.m. dei seguenti comuni:
Provincia di Bari :
– comuni interamente delimitati: Adelfia, Bari, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cellammare, Conversano, Giovinazzo, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Noicàttaro, Polignano a Mare, Rutigliano, Sammichele di Bari, Triggiano, Turi, Valenzano;
– comuni parzialmente delimitati per una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.: Acquaviva delle Fonti, Binetto, Bitonto, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Corato, Gioia del Colle, Grumo Appula, Monopoli, Palo del Colle, Putignano, Ruvo di Puglia, Sannicandro di Bari, Terlizzi, Toritto.
Provincia di Brindisi :
– comuni interamente delimitati: Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torre Santa Susanna, Villa Castelli.
– comuni parzialmente delimitati per una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.: Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni.
Provincia di Foggia :
– comuni interamente delimitati: Carapelle, Chieuti, Foggia, Isole Tremiti, Lesina, Ordona, Orta Nova, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Zapponeta
– comuni parzialmente delimitati per una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.: Apricena, Ascoli Satriano, Cagnano Varano, Carpino, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Castelnuovo della Daunia, Cerignola, Ischitella, Lucera, Manfredonia, Peschici, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Troia, Vico del Gargano, Vieste.
Provincia di Taranto:
– comuni interamente delimitati: Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Palagianello,
Palagiano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Taranto, Torricella.
– comuni parzialmente delimitati per una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.: Castellaneta,Crispiano, Ginosa, Massafra, Mottola.
Provincia di Barletta-Andria-Trani:
– comuni interamente delimitati: Barletta, Bisceglie, Trani, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli.
– comuni parzialmente delimitati per una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.: Andria, Canosa di Puglia.
Provincia di Lecce interamente delimitata.
Caratteristiche
All’immissione al consumo:
– i grappoli interi devono essere di peso non inferiore a 300 grammi;
– gli acini devono presentare una calibratura non inferiore a 21 mm per Victoria, a 15 mm per Regina, a 22 mm per Italia, Michele Palieri e Red globe (diametro equatoriale);
– il colore è giallo paglierino chiaro per le varietà Italia, Regina e Vittoria, di un nero vellutato intenso per le varietà Michele Palieri e di un rosato dorè per la varietà Red Globe.
Coltivazione
La forma di allevamento per la realizzazione di vigneti ad uva da tavola è quella a pergola a tetto
orizzontale, il “tendone”.
La densità di piantagione dovrà essere compresa tra un minimo di 1.100 ed un massimo di 2.100 viti/ha. La distanza fra i filari dovrà essere compresa fra 2,2 e 3 m. La produzione di uva non dovrà essere superiore a 30 t/ha.
Note
L’Uva di Puglia ha mostrato da sempre una migliore attitudine al mantenimento delle caratteristiche di aspetto e di croccantezza dei suoi acini tanto da
riscuotere un grande successo nel settore delle esportazioni fin dalla fine dell’1800. Infatti a quel
tempo, nonostante la lunghezza del viaggio e la deperibilità del prodotto costituissero i principali fattori limitanti l’esportazione, l’Uva di Puglia, a differenza di altre uve, mostrò una migliore attitudine al mantenimento delle sue caratteristiche arrivando in ottimo stato nei mercati dei paesi esteri più importanti quali ad esempio quello tedesco.
Nel 1869 un pioniere, Sergio Musci, dette corso da Bisceglie (Bari) alle prime spedizioni di uva da tavola verso Milano, Torino, Bologna.
Nel 1880 dalla Puglia il cav. Francesco De Villagomez, sempre biscegliese, iniziò le spedizioni di uva da tavola in Germania.
Negli anni, grazie all’eccezionale
vocazionalità del territorio, la produzione dell’Uva di Puglia aumentò progressivamente e parallelamente aumentò anche la sua esportazione tanto che l’Uva di Puglia raggiunse, nel 1975, il 62,4% della produzione di uva da tavola italiana destinata all’estero, il 52,7% nel 1980 e ancora il 74,1% nel 1985
Fonte
Estratto dal Disciplinare di Produzione
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