Vastedda cu sammucu

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Descrizione del prodotto
Si tratta di una focaccia rustica farcita, di forma tondeggiante o anche rettangolare, a seconda del recipiente in cui è lievitata ed è stata infornata, e del peso variabile da 1 a 2-3 Kg. E’ il frutto della combinazione di ingredienti (farina, uova, strutto, guanciale di maiale, salame tradizionale o ferlata e tuma fresca) presenti in ogni “massaria” contadina del territorio comunale, con un ingrediente che ne caratterizza sensibilmente il gusto e l’aroma: il fiore, verde o essiccato, di sambuco (Sambucus Nigra).

 

Zona di produzione: Troina.

 

Cenni storici e curiosità
Si parla di tale prodotto in dei manoscritti del 1869 e 1912, dove il personale di cucina delle suore benedettine di clausura di Troina, codifica e trascrive un metodo che consentiva di ottenere, durante il periodo tardo primaverile, una sorta di pane, o vastedda, arricchito e farcito con i migliori prodotti alimentari della tradizione contadina locale, appunto la “vastedda cu sammucu” o “vastedda nfigghiulata”. In tali manoscritti le quantità degli ingredienti venivano espresse nelle misure di peso ancora in uso a quei tempi, il rotolo, circa 800 grammi, e l’oncia, circa 26 grammi. In altro manoscritto su feste e tradizioni troinesi dello storico Vincenzo Squillace, risalente al 1952 si fa cenno al prodotto come tipico della cucina troinese. Innumerevoli, inoltre, le testimonianze di anziani che confermano l’uso di preparare il prodotto in ricorrenza di particolari occasioni e in particolare durante le tradizionali feste di fine primavera in onore di S. Silvestro, patrono della città. A partire dal 1987, la locale Associazione Turistica “Pro Loco Troina” organizza una annuale sagra della Vastedda cu Sammucu.

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