Vatolla fa rima con cipolla: nella cittadina di di Gian Battista Vico c’è la cipolla più dolce d’Italia. Così dolce che la affetti e non piangi

Marianna Di Pilla  | 19 Ago 2024
Cipolla di Vatolla, cosa sapere

Immerso nelle colline del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Vatolla è una piccola perla nascosta della Campania. Frazione del comune di Perdifumo in provincia di Salerno, è un gioiellino lontano dal turismo di massa, dove la vita scorre lenta e le tradizioni sono ancora vive.

Specialmente quelle legate alla sua cipolla d’eccellenza che, come succede con la Cipolla di San Pietro a Isernia, diventa simbolo non solo di gastronomia ma di un intero patrimonio di usi, costumi e memoria storica.

Vatolla, sui luoghi di Gian Battista Vico

Di Geofix - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11039705
Vatolla

Il borgo è conosciuto soprattutto per essere stato un importante centro culturale durante il periodo barocco, quando il filosofo e storico Gian Battista Vico vi soggiornò a lungo, trovando ispirazione per le sue opere.

Il Castello Vichiano è il cuore storico di Vatolla e uno dei suoi monumenti più significativi. Costruito nel XII secolo, il castello fu dimora di Gian Battista Vico dal 1686 al 1695. Oggi, il castello è stato restaurato e trasformato in un centro culturale che ospita mostre, convegni e un museo dedicato al filosofo.

Situato all’interno del Castello Vichiano, il Museo Vichiano è infatti interamente dedicato alla vita e alle opere di Gian Battista Vico. Il museo offre una ricca collezione di manoscritti, libri, documenti e oggetti personali del filosofo, permettendo ai visitatori di conoscere da vicino la figura di Vico e il suo contributo alla cultura e alla filosofia.

La Cipolla di Vatolla

Cipolla di Vatolla
Cipolla di Vatolla

La cipolla di Vatolla è uno dei prodotti più rinomati del borgo e Presidio Slow Food. Questa cipolla, caratterizzata da un sapore dolce e delicato, è coltivata secondo metodi tradizionali.

La particolare dolcezza di questa cipolla la rende “unica”, ed è inoltre caratterizzata da scarsissima pungenza e da un profumo delicato e poco penetrante.

La cipolla di Vatolla è inoltre estremamente apprezzata per l’elevata digeribilità e l’assenza di lacrimazione nel prepararla. Hai capito bene: se affetti la cipolla e piangi, usando la cipolla di Vatolla potresti risolvere il problema alla radice!

Com’è fatta la cipolla di Vatolla 

La cipolla di Vatolla presenta una forma a trottola o affusolata, con tuniche esterne di un colore paglierino/rosa. Il colore interno del bulbo tagliato risulta essere biancastro con sfumature rosate.

Le sue dimensioni sono notevoli, variabili da 400-500 gr fino a 1000 gr e oltre.

Prodotto consumato fresco, ha un breve periodo di conservazione (2-3 mesi) a causa della bassa pungenza. Particolarmente indicata nella preparazione di insalate e di frittate, viene tradizionalmente utilizzata per la preparazione della zuppa, particolarmente digeribile e delicata nel sapore e nel profumo.

Come si coltiva la cipolla di Vatolla

I suoi metodi di lavorazione sono quelli tipici dell’orticoltura intensiva, e la commercializzazione avviene a mazzi. Vegeta nei terreni friabili con buona esposizione al sole. Si pianta in autunno/inverno ed è pronta ad aprile-maggio.

Viene prodotta da pochi piccoli agricoltori, senza particolari accorgimenti ma secondo indicazioni tramandate dal passato. Adottando comunque sesti di trapianto più ampi rispetto alle altre cipolle normalmente coltivate; le maggiori distanze adottate sono dettate dalla tendenza dei bulbi a raggiungere grosse dimensioni.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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