La pasta è molto più di un singolo alimento e non basterebbero cento pagine per scrivere un elogio abbastanza degno del piatto più amato dagli italiani e simbolo della cultura. Spaghetti, bucatini, fusilli, penne, rigatoni, trofie e decine di altre forme raccontano storie diverse, espressione di territori differenti. Ogni regione ha le sue varianti e i suoi piatti iconici, dalle trofie al pesto della Liguria ai bucatini all’amatriciana del Lazio, creando un universo di sapori che non finisce mai di stupire. La pasta, con la sua semplicità e versatilità, continua ad essere protagonista sulle tavole di tutto il mondo, ambasciatrice della gastronomia italiana e fonte di ispirazione per creare sempre piatti nuovi.
Chi non amava le ruote da bambino? Questa pasta divertente e versatile era perfetta con ogni condimento, ma il sugo la rendeva irresistibili. La cosa più bella, però, era gustarle come se fossero un piccolo gioco, con la loro forma unica che aggiungeva un tocco di fantasia. Ma vi siete mai chiesti dove nasce questo formato di pasta?
Le ruote, oggi disponibili in tutti i supermercati da nord a sud, sono proposte da numerosi marchi, ma dietro la loro diffusione c’è una storia di origine. Questa pasta iconica è nata in Puglia, a Maglie, in provincia di Lecce, grazie all’inventiva di qualcuno che ha trasformato un’idea in una tradizione amata in tutta Italia.
Le ruote del Pastificio Benedetto Cavalieri rappresentano un simbolo di qualità artigianale, nato dal desiderio di creare un formato di pasta inconfondibile. A differenza delle ruote che si trovano oggi nei grandi supermercati, le ruote Cavalieri sono immediatamente riconoscibili per la loro forma irregolare e artigianale: ogni pezzo, di circa 22 millimetri di altezza, è dotato di sei raggi e presenta una linea volutamente imperfetta.
La scelta delle materie prime è un altro aspetto distintivo. Le ruote sono preparate esclusivamente con semola di grano duro italiano, selezionata con cura dalle colline di Puglia e Basilicata, dove il clima e il terreno conferiscono al grano un’ottima qualità. Inoltre, il pastificio utilizza quello che definiscono “metodo delicato” di lavorazione, che rispetta i tempi naturali di ogni processo, dalla fase d’impasto alla fase di stabilizzazione. Questo approccio richiede maggiore pazienza e attenzione, ma garantisce la conservazione dei valori nutrizionali della pasta e ne esalta la consistenza e il sapore. Inoltre, la loro superficie porosa trattiene i condimenti alla perfezione, rendendole ideali per piatti semplici come un sugo di pomodoro fresco, ma anche per preparazioni più elaborate.
[foto copertina da account Instagram @pastacavalieri]
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