Vini siciliani e dieta mediterranea

Stefano Maria Meconi  | 05 Lug 2021  | Tempo di lettura: 3 minuti

La Sicilia sorge nel cuore azzurro del Mediterraneo e sotto la sua terra rigogliosa palpita lo spirito di una natura selvaggia, profumata e fertile che da sempre dona prodotti genuini e unici. La bellezza mozzafiato dei paesaggi siciliani e le caratteristiche del suo territorio influenzano la cultura locale sin dai tempi antichi di Greci e Fenici. La tradizione enogastronomica della Sicilia è frutto di questo insieme di storia e usanze ancestrali che pone il rapporto con la natura e il rispetto della biodiversità al centro della cultura alimentare. La dieta mediterranea ritrova in Sicilia la sua vera essenza, fatta di sapori decisi, profumi penetranti, abitudini sane e prodotti d’eccellenza come i vini siciliani DOC, oggi racchiusi nella Rete delle Eccellenze che include anche il Consorzio Tutela e Valorizzazione Vini DOC di Pantelleria, il Consorzio di Tutela Vino Cerasuolo di Vittoria DOCG e Vittoria Doc, il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.

Vini di Sicilia nella dieta mediterranea

La dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2010, abbraccia l’insieme delle abitudini alimentari condivise dai popoli affacciati sul Mediterraneo. Dal momento che la Sicilia con i suoi oltre 25 mila chilometri quadrati rappresenta il cuore pulsante del Mare Nostrum, le tradizioni enogastronomiche locali offrono un esempio magistrale di cosa significhi “dieta mediterranea”. Questo concetto non si limita infatti a un elenco di alimenti, bensì fa riferimento alla cultura che si nasconde dietro il frutto colto o il prodotto finito come il vino pregiato siciliano: l’amore per la terra e la salvaguardia del territorio, le tecniche di lavorazione immutate da secoli, il culto per la genuinità degli ingredienti, la ritualità delle popolazioni locali legata al momento del pasto.

Quindi in Sicilia il cibo non è soltanto un fatto alimentare ma bensì è un fondamento della cultura popolare, che coinvolge tradizione rurale, religione, scaramanzia e vita sociale. Sedere intorno ad una tavola non significa semplicemente mangiare gli alimenti in linea con la famosa piramide alimentare: condividere un pasto è un momento di socializzazione unico in cui il buon vino sancisce la piacevolezza del momento (oltre a valorizzare i sapori unici della Sicilia).

Rete delle Eccellenze e Consorzi per tutelare il vino siciliano Doc

In Sicilia l’indissolubile legame tra il territorio e l’uomo è ben rappresentato dalla cultura del vino e dai numerosi consorzi che si sono uniti in una Rete delle Eccellenze per promuovere e salvaguardare il valore e l’unicità dei vini pregiati siciliani che in un calice racchiudono secoli di passione, sacrifici e tradizioni.

Ad esempio il Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei vini a DOC dell’Isola di Pantelleria istituito dal 1997 è riuscito ad ottenere il riconoscimento della viticoltura eroica come Bene Immateriale dell’Umanità UNESCO. Infatti la coltivazione dello Zibibbo su terrazzamenti ottenuti da muretti a secco costituisce una tecnica di lavorazione affinata nel corso dei secoli e resa necessaria per fronteggiare le condizioni climatiche dell’isola.

Ma anche il Consorzio di tutela del Cerasuolo di Vittoria DOCG e Vittoria DOC porta avanti una grande missione, tutelando la produzione del vino nell’areale di Vittoria che alcuni reperti archeologici fanno risalire addirittura all’antica città di Kamarina.

Nel 2012 i sostenitori del riconoscimento della certificazione DOC per i vini siciliani pregiati hanno costituito il Consorzio di tutela vini DOC Sicilia: viticoltori, vinificatori e imbottigliatori si sono così organizzati per fare efficacemente squadra al fine di valorizzare la produzione vinicola dell’isola, promuovendo e salvaguardando la Denominazione d’origine. La missione del Consorzio è quella di tutelare il consumatore finale ed il produttore.

Il progetto della Rete delle Eccellenze si pone come risposta concreta al desiderio dei Consorzi di fare rete. Assaporare un calice di vino siciliano Doc può infatti essere un’esperienza unica per avvicinarsi al mondo della dieta mediterranea e accedere al cuore dello straordinario patrimonio naturalistico, artistico e culturale dell’isola più vasta del Mediterraneo.

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Con il sostegno dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale della Pesca Mediterranea

Stefano Maria Meconi
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