Sfatiamo un mito: il vino bianco d’inverno è un’ottima scelta, anche se apparentemente in controtendenza. Non è vero, dunque, che un calice di bianco ghiacciato è l’abbinamento perfetto solo per piatti estivi, da sorseggiare esclusivamente nella stagione calda. Il vino bianco è ottimo anche nei mesi freddi e, grazie alle sue proprietà, può aiutare anche a contrastare qualche piccolo disturbo stagionale.
Il vino, rosso o bianco che sia, consumato con moderazione, può avere effetti benefici sul sistema immunitario e, grazie al contenuto di sostanze antiossidanti, contribuisce a contrastare gli effetti dei radicali liberi. Al vino bianco, in particolare, è attribuito un effetto positivo per chi soffre di dolori articolari e artrosi. Non solo: poiché in inverno si tende a consumare cibi dal maggior apporto calorico, un calice di vino bianco può aiutare il metabolismo.
Le basse temperature di questi mesi non invogliano certo a bere bevande ghiacciate, che contribuirebbero ad abbassare la temperatura dell’organismo. Sarà bene dunque scegliere vini bianchi corposi, da consumare preferibilmente a temperatura ambiente o, semplicemente, freschi, alla temperatura di cantina.
Un calice di vino bianco è ideale per rallegrare le serate invernali tra amici
Vi proponiamo una personalissima selezione di vini bianchi che possono trovare posto sulla tavola invernale. Abbinati correttamente e alla giusta temperatura di servizio contribuiranno a donare freschezza e piacere al palato, senza “raffreddare” gli animi.
Il Müller-Thurgau è un vitigno a bacca bianca che nasce nel 1882 a opera dell’enologo svizzero Hermann Müller, che lo ottenne incrociando le varietà Riesling Renano e Madeleine Royal. In Italia lo si coltiva soprattutto in Alto Adige e nella Val di Cembra. Dà origine a un vino bianco secco e profumato, dal gusto rotondo e delicato. Un vino elegante, fruttato, che presenta note di mela, pera, fiori e miele. L’abbinamento perfetto è con carni bianche, ma anche pesce e insalate. Ottimo anche per accompagnare formaggi leggeri, come i francesi brie e camembert, ma anche con ricotta o mozzarella. Lo si può servire anche col dolce, in accompagnamento a torte e biscotti. Un accostamento più ardito, infine, è quello con piatti etnici come sushi e sashimi. Un’idea interessante è quella di abbinarlo alla polenta, ma condita con sughi leggeri, per esempio con cubetti di carciofi e zucca rosolati e impreziositi da scaglie di Parmigiano.
Dai vitigni garganega, trebbiano di Soave e Chardonnay, nascono i vini con denominazione Soave Doc. Questi vini hanno sono aromatici, intensi, con delicate note di mandorla. Esistono diverse tipologie di Soave: il Soave Classico Doc, Soave Superiore Docg e Recioto di Soave. Caratterizzato da colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli, il Soave Classico Doc è un vino di medio corpo, secco ed armonioso. Fine e delicato all’olfatto, si abbina perfettamente a zuppe e minestre, ideali nella stagione fredda; a pesci bolliti o cotti a vapore e a formaggi freschi. Una ricetta calda e golosa da accompagnare con il Soave classico Doc è lo stufato di sedano e baccalà, un goloso intingolo arricchito con uvetta, pinoli e olive taggiasche, perfetto per riscaldare le serate invernali.
Tra i numerosi vitigni a bacca bianca autoctoni della Maremma Toscana, il più noto è il Vermentino, da cui si ricava l’omonimo vino. Alla vista è di colore giallo verdolino e delicato e caratteristico all’olfatto. Quanto al gusto, al palato risulta secco e morbido e trova perfetto abbinamento con i piatti di pesce, dagli antipasti ai primi, fino ai pesci arrostiti al forno o cotti alla griglia. Per un pranzo veloce, ma di classe, potete servirlo in accompagnamento a un ricco piatto di spaghetti alle vongole.
Il vitigno Passerina è caratteristico di tutto il centro Italia e soprattutto delle Marche. Il vino che se ne ottiene è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. All’olfatto è fruttato e floreale con profumi di gelsomino, acacia, albicocca e mela golden. Mediamente acido e di corpo, lo si può sorseggiare come aperitivo oppure portarlo in tavola in abbinamento a zuppe, minestroni, risotti e piatti di pesce, in particolare, fritture e crostacei. Potete sceglierlo per accompagnare un’abbondante porzione di cozze alla marinara, oppure un delicato risotto con le mazzancolle.
Derivante dall’omonimo vitigno a bacca bianca, questo vino è di colore giallo paglierino e regala al naso un profumo intenso e piacevole. Al palato è secco, armonioso e di corpo e si abbina in maniera egregia antipasti di pesce, pesci bolliti o cotti a vapore, ma anche con portate a base di uova, come frittate e omelettes. Potete servirlo in accompagnamento a un vero e proprio cibo di conforto, per il corpo e la mente: la frittata di patate e cipolle
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