Vuoi dimagrire? Prova l’anti-dieta!

Francesco Garbo  | 30 Mag 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Non sempre serve una dieta molto restrittiva per perdere peso in vista della prova costume sempre più vicina. Secondo l’anti-dieta si può infatti mangiare tutto quello che si vuole, quando si vuole. Si tratta di un “mangiare intuitivo” nato negli anni ’90, è un vero e proprio approccio a una scelta di cibi sostenibili e sani. Il focus di questa dieta si sposta dal cibo alle scelte personali perché come spiega la National Eating Disorders Association bisogna “Fidarsi della saggezza del proprio corpo porta a fare scelte alimentari capaci di restituire un benessere corporeo unico. L’approccio va seguito senza che ci si faccia influenzare dalla cultura della dieta”.

Il metodo principale di questa dieta quindi si basa su una consapevolezza di ciò che si mangia e degli effetti che il cibo provoca sul nostro corpo. L’anti-dieta prevede 10 principi fondamentali da conoscere e rispettare per un successo assicurato.

No alla dieta

Bisogna rifiutare il concetto di dieta come lo conosciamo, questo tipi di approccio non prevede il taglio di calorie ne una perdita di peso prefissata. Spesso dopo la dieta si riprende peso in modo veloce e questo porta a sconforto e poca fiducia in se stessi.

Fame? Del tutto naturale

Il senso di fame non è qualcosa da allontanare, è naturale avere fame. Bisogna imparare a gestire e rispettare i segnali di fame che il corpo ci invia per ricostruire una buona fiducia in se e nel cibo.

Il cibo non è un nemico

La privazione di un cibo porta alla conseguente voglia di quel cibo e questo può sfociare in abbuffate, deleterie per il corpo e per la dieta. Quindi no alle privazioni.

Buono e cattivo

Non bisogna discriminare alcuni tipi di cibo ne avere sensi di colpa se ci si concede un cibo diverso che potrebbe essere ritenuto cattivo per la dieta.

Ascoltare la sazietà

Il nostro corpo è una macchina perfetta e ci indirizza nella giusta direzione se sappiamo ascoltarlo. Quindi quando il corpo ci comunica sazietà bisogna smettere di mangiare e non forzare il corpo.

Il cibo è gioia

Molto importante è scoprire la gioia di mangiare, il cibo è soddisfazione e appagamento come esperienza in generale. Studi scientifici dimostrano come un’esperienza alimentare positiva favorisce una sazietà maggiore a fronte di meno cibo ingerito.

Non affogate i sentimenti con il cibo

Molto importante riconoscere i nostri sentimenti come rabbia, noia, stress e ancora più importante l’aspetto di compensare con il cibo questi stati d’animo negativi. Non c’è la soluzione di questi problemi nel cibo anzi a quelli provati si aggiungerebbe poi il senso di colpa per l’abbuffata.

Il corpo va rispettato

Bisogna prima di tutto accettare il nostro corpo e sentirsi bene con se stessi. No quindi alle critiche verso il nostro corpo che in ogni caso è unico e non è possibile paragonarlo a nessun altro.

Attività fisica

Nessuno sforzo estremo ma un’attività fisica che possa farci sentire bene e attivi. Non bisogna concentrarsi sulle calorie bruciate quindi ma sul benessere provato dopo l’allenamento. Se dopo l’attività fisica ci concentriamo sui lati positivi che essa porta come una maggiore energia e una migliore qualità del sonno, saremo spinti a fare sempre più attività fisica.

La salute prima di tutto

Non esiste l’alimentazione perfetta. Se un giorno ci concediamo un dolce non sarà quella concessione a farci ingrassare. Bisogna invece riuscire a mantenere coerenza nel tempo in merito a scelte giuste e consapevoli.

Semplici ma importanti regole da rispettare dunque che non poteranno ad una perdita di peso immediata come invece si fa con le diete classiche ma l’obiettivo di quest’alimentazione intuitiva è quella di migliorare nel tempo il nostro rapporto con il cibo con comportamenti alimentari e abitudini più sani. In generale, dati alla mano, questo particolare tipo di alimentazione porta miglioramento dei livelli di colesterolo, riduzione dei tassi di alimentazione emotiva e disordinata, migliore immagine del corpo, maggiore autostima, riduzione dello stress, miglioramento del metabolismo, livelli più elevati di soddisfazione e appagamento.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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